Santa teopista

statua ca 1650 - (?) 1699

Statua in terracotta dipinta rappresentante una Santa (S. Teopista, iscrizione nel cartiglio esterno alla nicchia vetrata in cui essa è custodita) con corona ed aureola, rivestita di un manto blu con guppi di piccoli fiori dorati ed abito rosso. Nella teca che la contiene sul lato sinistro per chi guarda si notano due mansueti leoni accovacciati e più su, di profilo, il muso di un bue. Nella parte superiore, ailati del volto e del busto, qualche ex-voto

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA terracotta/ modellatura/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Parmense
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La statua, manifattura piuttosto mediocre di artigianato locale ascrivibile al XVII sec. (il suo stile grossolano può essere messo in relazione con quello che caratterizza la piccola "Pietà" posta a lato-scheda n. 393), rappresentante l'immagine rara di Santa Teopista, protettrice dei prodotti della terra, invocata contro grandine e tempesta, moglie di Sant'Eustachio e madre di S. Teopisto e S. Agapito. Dopo una vita costellata di peripezie fu martirizzata con il marito e figli all'interno di un bue arroventato, dopo essere stata risparmiata dal leone aizzato contro di lei nel circo romano. La leggenda della sua vita ebbe nel Medioevo uno straordinario successo, tanto che parecchie sono le versioni giunte sino a noi, diverse nei particolari, ma simili nella sostanza. Secondo un'ulteriore tradizione il corpo di Santa Teopista venne trasferito nelle catacombe di Priscilla in un centro delle Marche, precisamente Monsampolo del Tronto (AP) e tumulato, nel corso del '600, nella chiesa parrocchiale di Maria SS. Assunta per volontà di G.B. Corradi, illustre personaggio marchigiano:da allora la santa con S. Paolo è diventata copatrona del paese. Il suo culto risulta diffuso in tutta Italia: la sua immagine si trova, ad es., nella facciata della cattedrale di Matera, accanto al figlio Agapito ed alla rappresentazione degli apostoli Pietro e Paolo. Anche qui a Parma Santa Teopista deve aver avuto particolare venerazione: oltre all'altare ancora presente nella cripta del duomo, dedicato al figlio S. Agapito (sk nn. 441,442) un'antica nota di Scarabelli all'Allodi sottolineva il fatto che in cattedrale, in data 16 marzo 1688 (data riportata poi erroneamente dal Testi, 1934) la Compagnia del Santissimo evesse avuto in dono dal sacerdote D. Niccolò Bussettio un quadro con l'immagine di S. Teopista e 100£ con l'obbligo di solennizzare ogni anno la festa. Il quadro citato in tutte le guide locali settecentesche come effettivamente presente nella cappella del Santissimo (Notizie delle insigni pitture a oglio..., 1728; Dall'itinerario delle pitture...del Cav. A. Chiusola, ms 119, c. 30, Sanseverino-Baistrocchi, Memorie artistiche, ms 129, c. 11 v.) non è oggi più reperibile, ma la memoria della santa sopravvive ancora in cattedrale nelle forme seppur rozze di questa statua seicentesca circondata da ex voto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800142336
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1975
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2002
    2006
  • ISCRIZIONI esternamente alla teca in alto - SANCTA THEOPISTES - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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