quadratura architettonica

dipinto,

La volta della cappella è decorata da finte architetture impreziosite da motivi a girali, ovuli, nicchiette che riempiono interamente lo spazio del complesso apparato architettonico sospeso tra cielo e terra. Le lunette sono costituite da una balaustrata a "trompe l'oeil" che corre lungo tutto il perimetro della cappella (interrotta solo in prossimità dei pennacchi in muratura), balaustra a cui sono legate ghirlande di frutta e fiori. Altre decorazioni vegetali sono appese ai riccioli dell'arco delimitato dalla lunetta stessa che lascia intravedere altri complicati orizzonti di architetture

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Baratta Alessandro (attribuito): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera non viene enumerata nella produzione di Alessandro Baratta lasciataci dallo Scarabelli (Documenti Memorie.., v. VI, c. 12 r. ), che per ricostruire la personalità dell'artista dice essersi servito della puntuale consulenza di Padre Isidoro Grassi, perché questi conobbe "l'ornatista parmigiano, nato in città circa l'anno 1607...educato alla pittura storica dal suo concittadino Francesco Maria Reti" ben presto dimostratosi "valente e immaginario fin nella quadratura e prospettiva che a giudicare dalle opere rimasteci avrebbe imparata nella scuola di Bologna o forse meglio di un di quei tanti bolognesi stipendiati in Parma dai duchi nostri". Se la sua attività di pittore è documentata la prima volta nel 1668 (in Lasagni 1999, I, p. 262), il Baratta impose alla grande la sua arte qualche anno più tardi nella decorazione a prospettiva, che ricorda per molti aspetti questa del duomo, nella chiesa dei Padri Teatini di S.Cristina (per notizie relative a tale impresa e per altri lavori si veda Scarabelli Zunti, Documenti e Memorie..,v. VI, c. 12 r./v.). Sempre lo Scarabelli ricorda come nel 1697 i reverendi consorziali della Cattedrale avessero acquistato interamente a loro spese la chiesa di S.Michele del Canale (ristrutturata su progetto di Marco Oddi, che prese poi il nome di S.Lucia), affidandone la decorazione delle navate proprio al Baratta. Là la decorazione era costitiuta da grandi vasi ricolmi di fiori uniti ad occhi aperti su di un cielo popolato da agili angeli danzanti con corone di mirto e rami di palma: un giusto contesto in cui inserire il soffitto, oggi fortemente deteriorato, della cappella del Consorzio dei Vivi e dei Morti a lui attribuita dal Bertoluzzi ( p. 54 )
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800134499
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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