Cristo morto

statua, ca 1797 - ca 1797

La statua , realizzata in gesso dipinto, raffigura il Cristo deposto nel sepolcro. La figura è dipinta ad occhi chiusi con una folta barba scura e molte macchie di sangue che fuoriescono dal costato. Il perizoma è rosso

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA gesso/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Sbravati Giuseppe (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Corniglio (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa statua è assegnata ormai definitivamente dalla critica a Giuseppe Sbravati, artista parmense e docente all'Accademia di Belle Arti del quale si hanno notizie dal 1743 al 1818 (nasce e muore a Parma). E' noto come allievo del francese G.B. Boudard (tra le altre opere, le notissime statue del giardino ducale di Parma) ed è un artista degno di notevole attenzione per la capacità di lavorare sia su dimensioni monumentali, come la presente opera, che su quelle minute, come ben rappresentato da una gustosa statuetta in cera conservata nella chiesa di santa Caterina dei cappuccini di Parma. Nel Cristo morto si denotano alte capacità tecniche nella modellazione del gesso, fino a giungere a tensioni violentissime evidenti soprattutto nelle ossa in evidenza del torace e nei nervi delle estremità. Autore di molti Ecce Homo per le chiese di Parma e provincia che si possono confrontare, per quanto riguarda i tratti del viso, con il nostro: ad esempio quello conservato nella chiesa di san Pietro a Copermio di Colorno (cat. gen. 00124756) presenta similitudini negli occhi e nell'arco sopracigliare.Si diceva che ormai la critica è unanime nell'assegnare la bella esecuzione allo Sbravati, anche perché è stata rintracciata nell'occasione di questa schedatura una documentazione probante e inedita in merito. Nell'inventario "Documenti d'archivio 1600-1700, Memorie" (AVPr n. 68), steso nell'Ottocento, si indica un "Cristo morto del plastico Sbravati). In epoca recente l'opera è citata nella guida di Cirillo e Godi (1986, p. 205) concordi nella paternità e nel volume "La diocesi di Parma" di Italo Dall'Aglio (1966, p. 427). Per quanto riguarda ulteriori indagini archivistiche si segnala invece la menzione "nell'Inventario dei beni immobili e mobili di ragione della chiesa parrocchiale di S.M. Assunta in Corniglio", manoscritto da don Giuseppe Albertelli, dove si fa riferimento a un "altare del Cristo morto" (1934, n.56) e a un "simulacro del Cristo morto" (1934, n. 57)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800112061
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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