ancona - bottega parmense (seconda metà sec. XVII)

ancona, 1650 - 1699

Ancona in legno intagliato , dorato e policromato a tonalità verdastre a finto marmo. E' costituita da due plinti poggianti su una base con decorazioni alla greca (vedi scheda relativa all'altare) su cui si innalzano due colonne tortili a capitello composito. Il frontone è mistilineo e decorato con teste di cherubini alle estremità

  • OGGETTO ancona
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura
  • LOCALIZZAZIONE Corniglio (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ottimo esempio di maestria dell'intaglio tardo seicentesco del legno proposto con uno schema compositivo degno di nota. Purtroppo al momento non si conosce la vicenda passata di questo manufatto che comunque il parroco della chiesa asserisce essere nella parrocchiale di Corniglio almeno da tutto l'Ottocento (comunicazione orale). Analizzandone lo stile e le soluzioni compositive si può notare come esse richiamino esempi settecenteschi e ottocenteschi - presenti anche nel territorio di Corniglio - di altari i cui esecutori evidentemente si sono rifatti a produzioni più antiche di questo livello, purtroppo ormai molto rare. La manifattura ebanista infatti è locale e se ne assegna la datazione alla seconda metà o fine del Seicento, come riportato anche nella guida di Cirillo e Godi (1986, pag. 205) che la definiscono "rustica" e in antitesi con lo schedatore Bortolotti, che nel 1976 l'assegna alla fine del Settecento (anche se non manca di rilevare elementi di epoca precedente). L'opera viene citata anche da don Giuseppe Albertelli, parroco, in un elenco dei beni posseduti dalla chiesa nel 1934 (n. 57) dove si legge di una "ancona col simulacro del Sacro cuore...". In precedenza, comunque, la cappella doveva forse essere dedicata a San Michele (inventario delle suppellettili e degli arredi sacri, 1682, AVPr, cassetta di Corniglio) a cui successivamente venne aggiunto il titolo di Sant'Antonio da Padova (inventario del 1706), anche se successivamente, dalla visita pastorale Pettorelli (1762-63, pag.74 AVPr), si apprende che il beneficio di Sant'Antonio era stato legato all'altare maggiore in quanto patrono della locale famiglia Rippa. Altra citazione è infine nella visita pastorale Crescini (1829) dove si parla degli altari di San Giuseppe e Sant'Antonio realizzati in legno colorato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800112060
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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