piattello, opera isolata di Gentili Carmine (bottega) - bottega di Castelli (prima metà sec. XVIII)
piattello
post 1700 - ca 1750
Gentili Carmine (bottega)
1678/ 1763
Piattello con fondo piano e senza piede
- OGGETTO piattello
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MATERIA E TECNICA
maiolica/ pittura
- AMBITO CULTURALE Bottega Di Castelli
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ATTRIBUZIONI
Gentili Carmine (bottega)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Ravenna
- LOCALIZZAZIONE Monastero benedettino di San Vitale (ex)
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il piattelo presenta una decorazione differente nel cavo e nella tesa. Nel cavetto troviamo una donna ignuda, Venere o Galatea, su di una grande conchiglia in compagnia di due amorini, trainata sull’acqua da due delfini. La tesa reca, invece, quattro putti alati tra festoni di fiori e due mascheroni. Il rovescio non è decorato. La rappresentazione è tratta da una stampa di Agostino Carracci (A. Bartsch, Le peintre-graveur, Vienna, 1902-1921, volume 18, numero 129). La stampa del Carracci riprende il raffaellesco Trionfo di Galatea della Farnesina, probabilmente attraverso un’incisione del Raimondi (A. Bartsch, Le peintre-graveur, Vienna, 1902-1921, volume XIV, numeri 262 e 350). Non esistono comunque sufficenti elementi iconografici per stabilire se il personaggio raffigurato dal Carracci sia Venere o Galatea (D. DeGrazia Bohlin, Prints and related drawings by the Carraci family, Washington, 1979, numero 181). Il piattello segue in controparte l’elegante stampa carraccesca, dalla quale viene eliminato un amorino e aggiunto il paesaggio di fondo. La forma rotonda dell’oggetto suggerisce al maiolicaro una diversa impostazione della scena, alla quale viene impresso un andamento circolare: dal corpo della ninfa, lungo il peplo gonfio di vento, all’amorino di destra. Si scorgono alcune durezze grafiche (la conchiglia) e trascuratezze (i mascheroni non perfettamente simmetrici) ma l’attenta disposizione compositiva circolare induce ad ipotizzare un possibile intervento di un maestro quale Carmine Gentili, che verso la fine della lunga carriera forse era passato ad un’esecuzione più leggera e ricorreva ad aiuti di bottega. Il soggetto, inteso come Galatea, dovette incontrare una certa fortuna nella bottega dei Gentili come testimoniano diversi altri pezzi (J. Giacomotti, Les majoliques des musées nationaux, Parigi, 1974, numero 1405 / G. C. Polidori, La maiolica antica abruzzese, Milano, 1949, tavola 29 / Maioliche del Museo Civico di Pesaro, a cura di M. Mancini della Chiara, Bologna, 1979, numero 382). (Riferimenti BIB: 00000152, 00000182)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800105270
- NUMERO D'INVENTARIO Museo Nazionale di Ravenna RCE 1882
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale di Ravenna
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna Ferrara Forli'-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1974
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2014
- ISCRIZIONI nel verso, vicino al bordo - 1882 - operatore museale - numeri arabi - a pennarello -
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda catalografica (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0