altare di Giudici Carlo Antonio (sec. XVIII)

altare,

Alzata a due gradi decorati da tarsie marmoree policrome e sagomate, recante al centro tabernacolo a tempietto; ali decorate da specchiature a sagomatura mistilinea e definite lateralmente da grandi volute, affiancate da due cherubi quasi a tuttotondo; paliotto con volute fogliari concavo-convesse ai lati, recante al centro una grande cartouche profilata da racemi e includente il monogramma cristologico tra nubi e cherubi

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco di Carrara
    marmo/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Giudici Carlo Antonio (1727/ 1787)
  • LOCALIZZAZIONE Fiorenzuola d'Arda (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Altare di linee mosse e decori caratteristicamente rococò, elegante nelle proporzioni e nell'accostamento dei marmi; la bella esecuzione si deve al marmorino cremonese Carlo Antonio Giudici, che fu anche progettista dell'arredo, come risulta da alcuni documenti e da un disegno rintarcciati da C. Longeri (1993, 1997) nell'Archivio Parrocchiale di Fiorenzuola: in data 20 settembre 1762 la Compagnia del Ss. Sacramento gli commise l'opera in conformità al disegno precedentemente presentato dall'artista, pattuendo un compenso di 150 zecchini, mentre dalla cronaca della seduta del 22 ottobre 1763 si apprende che i lavori erano conclusi.Il Giudici, membro di un'antica famiglia di lapicidi di Viggiù, nacque nel 1727 probabilmente in alta Lombardia, ove avvenne la sua prima formazione conclusasi poi a Cremona, città ove si trasferì col padre Ludovico e visse fino alla morte (1787), entrando in contatto con la raffinata produzione scultorea locale ed in particolare con gli altari progettati dallo Zaist Migliorini 1993). Fu attivo in ambito piacentino anche a Cortemaggiore, per la chiesa Collegiata, ove però parte della sua opera è andata perduta. L'altare di Fiorenzuola lo qualifica come artista senz'altro non mediocre, connotandosi per una raffinata eleganza tutta giocata sul variegato contrasto cromatico dei marmi e sul disegno sapiente e frastagliato di volute e cartouches. Ancora una volta si conferma il gravitare della committenza piacentina verso la Lombardia, in particolare per lavori di carattere architettonico-decorativo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800103752
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE S36 (L. 145/92)
  • DATA DI COMPILAZIONE 1959
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1971
    1980
    1997
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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