altare a mensa,
1897 - 1897
Poletti Luigi (1792/ 1869)
1792/ 1869
Dal Pozzo Tomaso (1862/ 1906)
1862/ 1906
altare su disegno di Tomaso Dalpozzo all'interno della cappella della Mater della Divina provvidenza
- OGGETTO altare a mensa
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ATTRIBUZIONI
Poletti Luigi (1792/ 1869): Intaglio
Dal Pozzo Tomaso (1862/ 1906): progetto - pitture - grottesche
Rosetti Giuseppe Detto Mutino Da Brisighella (1864/ 1939): plastica
- LOCALIZZAZIONE Faenza (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE dall'opuscolo "Maria Santissima madre della Divina Provvidenza che si venera nella chiesa parr. di S. Lorenzo in Faenza" di Sante Rossi, Faenza: Novelli, 1898, si ricavano delle "Memorie storiche intorno alla Beata Vergine Madre della Divina Provvidenza che si venera nella chiesa parr. di S. Lorenzo in Faenza" di autore anonimo, ma con ogni verosimiglianza di don Antonio Zaccaria allora parroco e scrittore, ricaviamo per migliore intelligenza, da p. 9, quanto segue: dopo la scoperta dell'affresco, di cui a relativa scheda, "si venne nel pensiero a dedicare a Lei la cappella in cui si trovava, trasportando in altro luogo l'altare dedicato al S. Cuore di Gesù, ed erigendone uno nuovo alla B.V.; e questo fu eseguito dal bravo artista Luigi Poletti, secondo il disegno dell'esimio prof. Tomaso Dalpozzo, con due angioletti in atto di preghiera, bellamente lavorati in terracotta da Giuseppe Rossetti (sic: per Rosetti) detto il Mutino di Brisighella. Fu poi questa cappella adornata di artistiche pitture in stile raffaellesco (sic: per grottesche) nel fornice e nelle pareti dal sullodato prof. Dalpozzo. E a momoria di tutto ciò fu posta la seguente iscrizione dettata dal ch. prof. don Antonio Bedeschi: Quae imago - Mariae Virginis Dei parentis - duo fare saecula latuerat - quinto nonas maiae MDCCCXCVII - subruto forte templi pariete - deprehensa - Ioachimo Cantagalli Antistitis voluntate - a Providentia noncupata est - huius deinde honori - aere oblato - sacellum hoc instaurandum - picturis novaque ara exornandum - eodem anno curavit - Antonius Zaccaria Curio." Nel 1924 il parr. Marghetti provvide ad un restauro generale, modificando il "duo fere saecula" con "unum fere saeculum" in quanto si rileva che all'Inventario del parr. Marri 1752 l'immagine era tuttora visibile, quindi fu ricoperta intorno al 1800 per vicende relative alla soppressione napoleonica della parrocchia di S. Lorenzo. Nel 1949 il parr. Ancarani provvide ad un restauro generale a sue spese, come indica una nuova lettera del testo dell'epigrafe iscritta in un tondo sulla parete destra in alto
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800086689
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1978
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0