San Benedetto
in primo piano, dominante, genuflesso al centro, il Santo, barbato, calvo, che deve essere S. Benedetto anche se riveste una tonaca bianca camaldolese (come evocazione) in quanto tale lo contraddistingue il corvo, a sinistra. E' in atto di orazione ed estasi con libro miniato aperto innanzi e posato su una roccia dell'aperto paesaggio, unitamente ad un teschio. Il paesaggio è regolato prospetticamente da un edificio chiesastico, a sinistra, di tipo rinascimentale, verso cui si dirige lontana una figuretta di monaco. Altro camaldolese, a destra, si dirige pure lontano verso il bosco. Nello sfondo, colline, ed edifici, in un insieme paesaggistico di tipo dossesco. Non si può escludere che il santo sia invece S. Romualdo, ma resta da spiegare la presenza del corvo, contrassegno di S. Benedetto
- OGGETTO pala d'altare
- AMBITO CULTURALE Ambito Ferrarese-romagnolo
- LOCALIZZAZIONE Faenza (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE da Corbara 1974: il dipinto è stato inserito in una temperie vasariana romagnola, anzi faentina, attraverso il tardo dossesco suo allievo Jacopo Bertucci, tenuto conto degli accenni che nell Vite del Vasari si hanno sulla sua conoscenza dei due monasteri camaldolesi faentini, anche se non espressamente citati
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800086600
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0