San Biagio fra due vasi di fiori; città di Cento; virtù teologali; Mosè fa scaturire l'acqua dalla roccia; caduta delle mura di Gerico

paliotto, 1662 - 1662

Il motivo centrale racchiude la figura di San Biagio inginocchiata sullo sfondo della città di Cento; ai lati due ovali a fondo nero con vasi ansati contenenti dei fiori fra i quali si riconoscono peonie, tulipani, narcisi, rose, mughetti iris, gelsomini, ibiscus, giunchiglie e giacinti Una ricca cornice di motivi a finto stucco su fondo azzurro circonda tre lati del settore centrale; in questa zona si distribuiscono le tre Virtù Teologali in finto bronzo: la Fede, la Carità e la Speranza. Ai due estremi superiori due imprese monocrome raffiguranti un sole ed un aquila in volo; nella stessa fascia due episodi biblici: Mosè fa scaturire l'acqua dalle rocce e la Distruzione di Gerico al suono delle trombe

  • OGGETTO paliotto
  • MATERIA E TECNICA scagliola
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Emiliana
  • LOCALIZZAZIONE Cento (FE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La vicenda critica del paliotto si fonda essenzialmente sulle notizie fornite da Girolamo Baruffaldi secondo il quale il paliotto, già collocato sull'altare maggiore dell'antica collegiata centese, sarebbe stato "opera del Canonico Tiberio Berti" nell'anno 1662. Lontano dall'affermare che il prelato ne fosse l'esecutore, l'Arciprete di San Biagio volle ricordarne solo la committenza, perlatro reiteratata dallo stemma posto sotto il medaglione centrale accanto a quello di Bernardino Baruffaldi, all'epoca parroco della chiesa. A seguito della ricostruzione dell'edificio (1730-1764), il paliotto fu spostato nella cappella laterale dove lo ricorda Baruffaldi come "cosa degna da tenersi in conto". Sebbene l'attenzione dello storico ferrarese andasse quasi esclusivamente nella direzione della grande pittura guerciniana, non si lasciò sfuggire il manufatto, probabilmente per l'indubbia qualità stilistica che trascende il puro valore decorativo, ma anche a causa del coltissimo programma iconografico della raffigurazione: San Biagio è paragonato ai Patriarchi Mosè e Giosuè alla guida del popolo contro ogni avversità. Se le armi raffigurate nella zona inferiore unitamente ai dati stilistici inducono ad accettare la data del 1662, più difficile è collocarne l'esecuzione presso una manifattura specifica, senza indugiare troppo sulla non appartenenza alla più famosa delle scuole emiliane, quella carpigiana. Il paliotto centese mostra caratteri piuttosto originali e di difficile raffronto, fermo restando che è stato possibile esaminare i numerosissimi esemplari presenti in regione soltanto per campionature. Eppure i riferimenti a modelli "alti" non mancano, come ad esempio la straordinaria definizione botanica dei simmetrici vasi di fiori, o come l'incredibile minuzia delle due scenette bibliche. E, a proposito di queste ultime, risulta ora difficile sottrarsi ad un necessario confronto con le scene di genere seicentesche, soprattutto con quelle elaborate da Guercino e dai suoi discepoli in ambito locale. Se non sembra improbabile scorgere nelle rocce toccate dalla verga di Mosè un ricordo dei dossi e delle pozze raffigurate negli affreschi di Casa Pannini, se la torre di Gerico risulta essere esemplata sul maschio della rocca di Cento e se le figurine che popolano le due scene si direbbero le medesime dei "racconti di paese" guerciniani, non è però altrettanto facile affermare positivamente su una esecuzione presso una manifattura locale. Piuttosto potrebbe non essere lontano dal vero pensare all'utilizzo di un disegno, forse eseguito da uno dei tanti pittori e decoratori che operavano sulla scia del grande centese anche molto tempo dopo la sua partenza dalla città
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800063852
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE S08 (L. 84/90)
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in alto a sinistra; in alto a destra - TENEBRAS NESCIT/ AD UTRUMQ PARATA - lettere capitali - a solchi - latino
  • STEMMI in basso a sinistra; in alto a destra - civile - Stemma - Baruffaldi - trimonzio fiammeggiante sormontato da una stella in campo azzurro
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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