reliquiario architettonico,

Piede polilobato sul quale è inciso a spirale che riporta un'iscrizione; nel fusto a tempietto è alloggiata la reliquia che s'intravvede dlle finestrelle. la sommità, aperta con un motivo a foglie ondulate sui bordi, accoglie un ramo di corallo

  • OGGETTO reliquiario architettonico
  • MATERIA E TECNICA corallo rosso
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Settentrionale
  • LOCALIZZAZIONE Rimini (RN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Citata da una visita pastorale nel 1547, l'opera fu pubblicata dal Ricci nel 1924 grazie alla cui foto si constata la perdita di un cospicuo frammento di corallo, evidentemente perduto durante la seconda guerra mondiale, quando i pezzi più preziosi del tesoro della cattedrale furono nascosti a Sogliano. L'iscrizione, ne dichiara la provenienza dal tesoro del duca di Borbone, e tramite acquisizione da parte di due mercanti riminesi, il conseguente dono alla città, a ricordo del quinto anniversario della loro società. La data dell'iscrizione viene letta come 1440 dal Faranda, 1400 dal Barucca da cui ne conseguono due datazioni differenti. L'iscrizione è anche interessante spia di una "scientificità umanistica e filologica nei confronti di una materia dove gli abusi non si contano"(Faranda 1990), affermazione che resta valida anche ad un arretramento cronologico al 1400.Da Pasini la critica attribuisce l'opera ad un artefice di formazione lombarda. Faranda riscontra inoltre punti di contatto con l'ambiente padovano pur non nascondendosi l'oggettiva genericità delle forme dell'oggetto. Lo stesso, rileva inoltre l'interessante accostamento tra reliquia e corallo, materiale (appartenente al mondo animale) già usato da romani ed etruschi, a cui sono state sempre attribuite proprietà apotropaiche quali protezione dai demoni e dalle tempeste. Inoltre il corallo è nella simbologia cristiana, ed è ciò che più ci interessa, il simbolo del sangue di Cristo. E' possibile mettere in relazione al nostro oggetto l'ex voto di Anichino Corsi, datato 1447 e conservato all'Opera del Duomo di Firenze. Fu preda di guerra sui mussulmani al quale come ringraziamento venne aggiunto il corallo. Barucca propone un'interessante analogo svolgimento dei fatti, magari frutto della spedizione del 1466 in Morea (a capo di truppe veneziane) di Sigismondo Pandolfo Malatesta
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800042592
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul piede - IANUENSIS MERCATOR QUONDAM EX CRUCEDUCI BORBONI, QUAM REX EMIT ARAGONUM SUPERPOSITAS RELIQUIAS EXSTRAXIT + JANUE MCCCC DNU MR. FRANC. DE ARIMINO ET EIUS SOCIUS GNALIS ANNO QUINTO SOCIETATIS SUE - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE