terremoto di Efeso; San Giovanni Evangelista immerso nell'olio bollente

dipinto,

La narrazione si svolge da sinistra con il profilo della città, di ricordo classico con cupole e statue alla sommità di alte edicole dalle lunghe e esili colonne che il terremoto sta spezzando. Continuando sulla destra il popolo fugge, con lo sguardo rivolto verso la città, dalle macerie che gli si abbattono addosso e si rivolge nella figura di un uomo anziano al filosofo Carinto seduto su un trono. Alle spalle di Carinto, sopra il vano della finestra a ogiva, S. Giovanni nudo, con il costato in evidenza, è immerso in una tinozza di legno, ed è assistito da due angeli che lo fiancheggiano. All'estrema destra il proconsole Domiziano, sedto su un trono con baldacchino, assiste al martirio, ordinando a un soldato di liberare il santo

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