la condanna dell'eresia dei Gazari e dei Paterini. scena biblica

dipinto,

Il dipinto illustra l'episodio relativo alla assoluzione di un sacerdote che non aveva creduto al miracolo dell'ostia sanguinante per opera del Pontefice. Più specificatamente il soggetto si riferisce alla condanna dell'eresia dei Gazari e dei Patarini che si sviluppò anche a Ferrara nel XII secolo. L'eresia negava la presenza reale di Cristo nell'Eucaristia affermandone solo la presenza simbolica

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Bononi Carlo (1569/ 1632): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Ferrara (FE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Commissionato al Bononi dall'abate Giorgio Fanti, insigne teologo ferrarese (41), cui si deve con probabilità l'intero programma iconografico del ciclo bononiano di Santa Maria in Vado, il dipinto è in stretta relazione con l'episodio relativo al miracolo dell'ostia insanguinata avvenuto nella chiesa il 28 marzo 1171, mentre Piero Da Verona, canonico regolare di santa Maria in Vado, celebrava la Santa Messa. Linee spezzate, bagliori improvvisi caratterizzano la dimensione anticlassica del dipinto, certamente il più "manierista" fra quelli di Santa Maria in Vado. Ritorna qui, infatti, nell'artificiosità compositiva, nell'abbondanza dei panneggi e nel segno contrastato il ricordo della lezione di Federico Barocci e di Andrea Lilli. Vicino stilisticamente, ai Padri della Chiesa dei pennacchi della Cappella Gabbi (Reggio Emilia, Basilica della Ghiara-1622), condivide con questi l'influenza del Tiarini che nel 1619 lavorava per la stessa chiesa. Il confronto col Tiarini è proposto da %
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800036316
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE S08 (L. 84/90)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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