Martirio di Sant'Apollinare
Il Santo, quasi ignudo, vestito solo con un drappo rosa che gli copre l'inguine, è appeso con funi a un tronco infisso al suolo puntellato con cunei che in alto si biforca a forcella avendo innestata una traversa alla quale il Santo ha legate le mani. Due manigoldi, uno a sinistra visto frontalmente, l'altro a destra di spalle, vestito con rozzi panni ocra e bianco, lo stanno malmenando con bastoni. In alto un angelo in volo coperto da un mantello rosa gli porge una palma e una corona. Fra il manigoldo di sinistra e il Santo compare nel fondo un personaggio che tiene in mano un peso fornito di anella (probabilmente usato per il martirio) e indica verso il Santo. Fra il manigoldo a destra e il Santo compare nel fondo un uomo barbato con fascine di legna. In primo piano a sinistra un uomo stempiato barbato col corpo parzialmente coperto da un mantello rosso vivo è chino davanti a un paiolo di rame con dentro acqua posto su brace ardente e con la mano sinistra tiene un mestolo con dentro acqua. Cielo di colore blu intenso. I personaggi hanno carnagioni in tinte calde, affocate. Nel fondo a sinistra è visibile un albero con grossi rami spogli
- OGGETTO pala d'altare
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ATTRIBUZIONI
Barbiani Andrea (1708/ 1779)
- LOCALIZZAZIONE Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Opera della piena maturità di Andrea Barbiani. L'episodio del martirio è narrato in G. Fabri, "Le sagre memorie di Ravenna antica", Venezia 1664, p. 89 e sgg
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800035156
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0