Madonna del popolo. Madonna con Bambino in trono con i santi Antonino e Francesco d'Assisi

dipinto, 1572 - 1572

La Vergine e il Bambino sono ritratti frontalmente, Lei è seduta in trono e lo abbraccia amorevolmente; il Bambino, appoggiato al suo ginocchio, benedice. Ai loro lati, di tre quarti e in piedi, i santi Antonino (a sinistra) e Francesco d'Assisi. Antonino è vestito da diacono, con la palma in mano ed ai piedi un cagnolino, rappresentativo della devozione che godeva. S. Francesco d'Assisi, col saio, regge la croce nella destra e mostra le stimmate nella sinistra. Ai loro piedi, un manto erboso. Maria ha il manto azzurro, sant'Antonino la pianeta di broccato giallo; il baldacchino del trono è rosso. I colori sono slavati. Corniced liscia e dorata

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Bertucci Jacopo (1502 Ca./ 1579): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Faenza (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il quadro proviene dall'Oratorio della SS.ma Annunziata, dove si trovava fino al 1935 sull'altare a destra (per il quale era stato adattato), quando fu tolto per i danni subiti dall'edificio. E' opera firmata e datata di Giacomo Bertucci, detto Jacopone, dipinta pochi anni dopo la sua condanna al carcere perpetuo, inflittagli dal S. Ufficio nel 1567 insieme al nipote Giovanni Battista per avere aderito ad idee luterane, condanna dalla quale venne graziato, avendo abiurato. Era l'ultimo dei figli maschi di Giovan Battista il Vecchio, dal quale apprese i primi rudimenti dell'arte (e dallo zio Gerolamo). Nel 1534 pagava la sua quota all'Accademia di S. Luca, a Roma. La prima attività faentina, tra il 1534 e il 1539, è legata a rapporti amichevoli e di lavoro con i fratelli Dossi. Tra il 1540 e il 1543 fu impegnato con il concittadino G. Tonducci nella decorazione della cupola di S. Vitale a Ravenna. Fu poi nuovamente a Roma. Ritornato a Faenza nel 1552, ed orientato decisamente verso la maniera romana, iniziò una vasta produzione, occupandosi anche di lavori plastici ed architettonici (progetto per la torre civica dell'orologio). Ricordiamo la "Deposizione" (Faenza, Pinacoteca Comunale), l'"Incoronazione della Vergine" (Faenza, Pinacoteca Comunale), la tavola della quale scriviamo, il "Martirio di S. Lucia" (donazione Piancastelli, Forlì, musei civici). "Temperamento estroso, impulsivo e ricettivo, il Bertucci passa da un iniziale michelangiolismo di stampo ferrarese-romano, sul fare di Battista Dossi, all'alternarsi di apparati manieristici vasariani, tardo raffaelleschi e tardo michelangioleschi pur conservando un suo fare formalmente abbastanza corretto anche se non sempre felice nei toni un poco dolciastri" (1972, pp. 646-647). La tavola non è delle opere migliori di Jacopone: il disegno e la composizione sono come sempre notevoli, ma fiacco e non incisivo il colore. La parte centrale, raffigurante la Vergine col Bambino, è la migliore e risente dell'influenza manieristica romana-toscana. La tavola fu ingrandita nel sec. XVIII con l'aggiunta di una cimasa sagomata e di una fascia in basso, per adattarla alla cornice di stucco dell'altare di destra dell'oratorio della SS. ma Annunziata, in cui era collocata
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800033693
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • ISCRIZIONI a destra in basso, nel primo gradino - IACOBUS BERTUCIUS/ FAVEN. PINXIT/ MDLXXII - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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