La Vergine è seduta su un lungo e spoglio sedile e regge sulle ginocchia Cristo motro;dietro si dispiega un nero tendaggio. L'affresco è circoscritto da una pesante cornice settecentesca in scagliola policroa ad imitazione del marmo, con duetestine alate e dorate sulla sommità

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano-romagnolo
  • LOCALIZZAZIONE Savignano sul Rubicone (FC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'imagine della Pietà era originariamente in una "celletta o cappella sopra una croce di strada" (Faberi, op.cit.p.90), qundo nel 1561 a causa di ripetuti miracoli, la comunità di Savignano decise, dopo avere interpellato i Rangoni, di chiamare i padri Girolamini e di procedereb alla costruzionedi un decoroso edificio religioso. Quando la chiesa e l'annesso convento, come testimonia la lapide posta sulla facciata, vennero terminati nel 1565, nella cappella dell'altare maggiore trovò posto la cela della Pietà. Nell'agosto del 1776, in seguito al generale rinnovamento della Madonna Rossa così detta perchè interamente intonacata di rosso) venne tagliato il muro della cella e l'immagine collocata in sagrestia, dove le fu confezionata la cornce in scagliola ad imitazione del marmo con tanto di testine alate sulla sommità. Durante l'operazione di trasporto, secondo il Faberi (p.94) sopra la testa della Vergine venne rinvenuta la data 1271, che un incauto muratore cancellò; data insostituibilesecondo gli elementi stilistici del dipinto giutoci, frose spiegabile con il desiderio di aumentare insieme alla vetustà dell'immagine il suo potere taumaturgico. Le precarie condizioni di conservazione non permettono un giudizio pertinente sull'affresco, che è in gran parte ridipinto. La rappresentazione della pietà sembra ispirarsi ai modelli dei gruppi plastici quattrocenteschi, di cui rende la rigida fissità del Cristo morto, ma è evidente l'impaccio e maldestra capacità esecutiva dell'ignoto autore o , meglio di chi lo ha maldestramente rifatto, basti ooservare che il ginocchio alzato della vergine deve essere sostenuto daun improbabile cubo-gradino. A giudicare dai brani meno ripassati, cioè il volto e il collo di Cristo e forse il viso della Vergine, potrebbe trttarsi di un prodotto locale di fine quattrocento- inizi Cinquecento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800032343
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in alto - SANTA MARIA OR(A) PRO NOBIS -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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