ancona di Tadolini Francesco, Della Quercia Ignazio (ultimo quarto, ultimo quarto sec. XVIII, sec. XVIII)

ancona, 1775 - 1799

Ai lati di una massiccia zoccolatura si levano due colonne d'ordine composito che reggono un timpano triangolare ornato di penne prominenti (in corrispondenza delle colonne) e da dentelli. Nel centro, una cartella ovale iscritta. Al centro dell'ancona una cornice di stucco, centinata a tutto sesto e decorata ad ovuli; alla sua sommità un fregio a forma di conchiglia. Le colonne sono di un verde antico, il resto di policromie diverse

  • OGGETTO ancona
  • MATERIA E TECNICA scagliola
    Stucco
  • ATTRIBUZIONI Tadolini Francesco (1723/ 1805): disegnatore
    Della Quercia Ignazio (notizie 1759-1774): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Faenza (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attribuzione è sicura (Valgimigli, Montanari, Corbara, Golfieri). Resta da stabilire la data della costruzione che viene fatta coincidere approssimativamente con i lavori di adattamento eseguiti nella chiesa tra il 1787 e il 1788. Corbara però propone una datazione anteriore partendo da alcune considerazioni sulla cornice del dipinto contenuto nell'ancona. La cornice è evidente opera neoclassica più tarda, databile quasi sicuramente dopo il 1798, quando la chiesa già del Suffragio e poi di S. Gregorio Magno venne assegnata alla parrocchia di S. Stefano ed estromessa dalla sua primitiva sede. La cornice si adatta alle misure della grande tavola del Tonducci (già nel vecchio S. Stefano), ma non riempie completamente il vano dell'ancona. Poichè, prima di essere dedicata al culto del protomartire, la chiesa era stata assegnata nel 1788 alla "Confraternita di S. Sebastiano", che aveva come dipinto principale la tavola del Fenzoni (il "Martirio di S. Sebastiano") più piccolo e quindi ancor meno adattabile all'ancona, Corbara suppone che la sua costruzione (così come quella delle ancone degli altari minori) risalga ad una data ancora anteriore di circa un decennio, quando la chiesa era ancora della S. Società del Suffragio delle anime purganti e che si dovesse adattare ad una tela più grande. In effetti, sull'altare maggiore c'era allora una tela dipinta da Tommaso Missiroli rappresentante "S. Gregorio con le anime purganti" che fu poi trasferita nel 1785, quando la Compagnia del Pio Suffragio passò ad officiare nell'ex chiesa dei Padri Filippini. Il Golfieri, invece, data la costruzione dell'ancona tra il 1787 e il 1788 (lavori di adattamento), quando l'architetto Tadolini operava nel vicino Palazzo Laderchi. Tutti gli autori citati nella bibliografia propongono la stessa datazione anche per le ancone degli altari minori, così come lo stesso progettista e gli stessi esecutori: il Tadolini e i fratelli imolesi, documentati a Bologna nel 1760, Ignazio e cassiano Della Quercia
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800031592
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • ISCRIZIONI timpano triangolare, cartella ovale - ALTARE/ QUOTIDIE/ PRIVILEGIA/ TUM - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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