martirio di Sant'Agricola. Santo martire
dipinto,
Monio Domenico (1550 Ca./ 1602)
1550 ca./ 1602
Il nucleo centrale della tela è costituito dalle diagonali dei corpi dei tre uomini impegnati a raddrizzare la croce, alla cui sommità è inchiodato Sant'Agricola, a braccia aperte, il cui corpo è inondato di luce. Sullo sfondo di un cielo burrascoso alcuni personaggi aiutano il martirio, altri assistono alla scena
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Monio Domenico (1550 Ca./ 1602): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Ferrara (FE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fu menzionato per la prima volta dal Brisighella (2) e attribuito a Domenico Mona, dal Baruffaldi (10), che lo descrive all'altare dei Contughi, dal Barotti (3) che ne ribadisce l'attribuzione, dallo Scalabrini (4), dal Frizzi (6), dal Cavallini (9) che riporta testualmente il Baruffaldi. La pala, trasportata intorno al 1933 nello scalone d'accesso alla canonica, come si apprende dalla guida del Medri (11) fu ritrovata "recentemente" da E. Mari, e ricollocata nel 1977 nell'ultima campata della navata sinistra, come ricorda G. Frabetti (84). Giustamente Frabetti rammenta che si ignora il motivo che spinse il committente G. Contughi a scegliere il Martirio di Sant'Agricola come soggetto per la pala della cappella acquistata in precedenza dai Canonici di Santa Maria in Vado. Il Frabetti colloca il dipinto intorno al 1580/83, dati gli impegni di lavoro dell'artista nella stessa Santa Maria in Vado. Lo storico inoltre individua un riferimento autobiografico alla famiglia del%
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800026079
- ENTE SCHEDATORE S08 (L. 84/90)
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1994
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0