Cristo morto
teca,
Il sarcofago, con coperchio a cuspide, ha due grandi volute laterali terminanti con la testa di un cherubino; appoggia su piedi a zampa di leone. La faccia anteriore è chiusa da un vetro (cm. 60x188) che permette di vedere il corpo di Cristo Morto, a grandezza naturale a tutto tondo, policromo. Sul sarcofago parzialmente dorato scende un panneggio sostento da un angioletto. Sotto il sarcofago, in n basamento con rivestimento marmoreo, è applicato un medaglione in bronzo raffigurante una testa di fanciulla
- OGGETTO teca
-
MATERIA E TECNICA
stucco/ doratura
- AMBITO CULTURALE Ambito Romagnolo
- LOCALIZZAZIONE Rimini (RN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La cappella in cui si trova questo sarcofago venne costuita nel 1863, e a questa data può essere attribuito il pannarone con il sarcofago, chiaramente di gusto eclettico. Forse più antica, settecentesca, può essere l'immagine di Cristo, qui "ricomposta" (come dice l'iscrizione) nel 1930 dallo scultore riminese Enrico Panzini (1876-1944), al quale si deve anche il ritatto di Fernanda Bartoli
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800017902
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- ISCRIZIONI basamento - LA PIETOSA EFFIGE DEL MORTO REDENTORE/ RICOMPOSERO NEL 1930 I DESOLATI GENITORI/ ORESTE BARTOLI, ANNA BORGHESI/ NEL NOME DELLA LORO UNIGENITA FERNANDA - lettere capitali - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0