Immacolata Concezione e Dio Padre

dipinto, 1594 - 1594

In alto al centro è l'Eterno sorretto su nuvole da angeli, che leva la mano in un gesto enfatico di benedizione; alla sua sinistra è genuflessa Maria; in basso, sempre su nubi, la sterminata schiera dei prescelti. La dislocazione delle figure sembra comporre i vari cieli del Paradiso, e nel registro inferiore emergono elementi simbolici come il giglio, legato alla purezza di Maria e gli strumenti della Passione di Cristo. Dio è in veste rossa e manto blu, per il resto prevalgono i colori chiari

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Trotti Giovan Battista Detto Malosso (1555/ 1619): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, in deposito presso la Steccata a partire dal 1930 per volontà del Sovrintendente Quintavalle, proveniva dall'Oratorio delle Vincenzine di Parma, dove fu ricordata dal Ceruti (CERUTI, 1902) nel 1902 quale "unico dipinto rimasto del Maestro a Parma". Fu il Ceruti stesso a sollecitare per primo la rimozione del dipinto dallo scalone d'ingresso dell'Oratorio, per una sede più consona alla sua conservazione, proponendone anche l'acquisto da parte del Comune, rifiutato per la richiesta troppo onerosa, pari a cinquemila lire dell'epoca. Non è stata ancora stabilita la circostanza che fece pervenire l'opera presso l'Oratorio delle Vincenzine, l'unico dato certo è che nel 1881 il Ronchini (RONCHINI, 1881), nel suo scritto dedicato all'operato del Malosso a Parma, non ne fece per nulla menzione. La congregazione delle Vincenzine fu fondata nel 1741 per venire in aiuto alle fanciulle povere della città e rimase indipendente sino al 1923 quando entrò a far parte degli Istituti Femminili Raggruppati diretti, a partire del 1956, dalle Maestre Luigine di Parma.Alcuni studi recenti non ancora pubblicati ( FONTANA, 1995 - 1996), vogliono identificare il dipinto in questione con l'opera eseguita dal Malosso, su commissione della famiglia Borla, per la chiesa di S. Agostino a Piacenza, presumibilmente prelevata dalla sua sede originale alla fine del XVIII secolo, nel corso delle operazioni di alienazione di fondi e beni in territorio piacentino, operata da Papa Pio VI, per assolvere al pagamento dei debiti contratti dall'Ospedale della Misericordia di Parma. Nonostante tutto nessun documento ci può confermare ad oggi il momento preciso dell'arrivo dell'opera a Parma. Il dipinto, che fino a pochi decenni or sono veniva erroneamente ricordano come "Il Paradiso", presenta invece gli elementi essenziali legati alla resa iconografica del tema dell'Immacolata Concezione, a partire dalle iscrizioni bibliche riportate che vanno a testimoniare l'Elezione della Vergine ad opera dell'Eterno. L'opera è da associare alla pala d'altare del medesimo soggetto eseguita dal Malosso per la chiesa piacentina di S. Francesco, ancora in loco, databile agli anni 1594/1595 (CESCHI LAVAGETTO, 1991). Evidenti sono, soprattutto nella resa tipologica delle figure, sia i rimandi all'opera del Maestro spirituale del Malosso, il bolognese Orazio Sammachini (Bologna 1532 - 1577), sia le palesi citazioni correggesche, riferimenti tipici dell'artista cremonese nel corso degli ultimi anni del XVI secolo. L'ampio squadro delle figure articolate per contrappunti, la resa minuziosa dei particolari e la globale piacevolezza nella stesura del colore, rendono piuttosto meritevole il dipinto, che comunque mantiene una certa rigidezza e schematicità compositiva, abilmente superata del Malosso nel corso dell'ultima fase della sua produzione pittorica. Giunto a Parma nel 1604, a servizio della corte farnesiana, mettendosi in luce soprattutto come ritrattista di corte, abbandonò il metallico plasticismo degli anni precedenti, per avvicinarsi ad effetti di colore e luce più schietti e ad un intenso naturalismo. La perizia tecnica del Malosso disegnatore la si può agevolmente cogliere nel bozzetto preparatorio dell'opera in questione conservato presso la Galleria Nazionale di Parma (n. 630)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800002000
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
  • ISCRIZIONI IO FRANCISCUS TROCTUS DICTUS MALOSSUS CREM...1594 - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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