natività di Gesù

dipinto, 1553 - 1567

Cristo è in braccio alla Vergine al centro della scena. Intorno schiere di figure si articolano sullo sfondo di un paesaggio con rovine. Colori per la maggior parte incentrati su toni freddi. La decorazione dell'arcone è composta da canefore, rosoni e ornati con figure monocrome

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Mazzola Bedoli Girolamo (1500 ?/ 1569 Ca)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria della Steccata
  • INDIRIZZO Strada Giuseppe Garibaldi, 5, Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le trattative fra i committenti della Steccata e Girolamo Mazzola Bedoli per la decorazione dell'arcone a sud iniziarono nel 1553; l'artista si impegnò a realizzare l'opera nell'arco di 4 anni per una cifra complessiva di 400 scudi d'oro. Il tema assegnato fu la Natività di Cristo con l'adorazione dei pastori. A causa di alcune divergenze e contrattempi il lavoro si protrasse per parecchio tempo, e il Mazzola Bedoli tolse i ponteggi solo nel 1567. L'artista, seguendo l'esempio della Discesa dello Spirito Santo sulla Vergine e sugli Apostoli da lui realizzata alcuni anni prima, a partire dal 1546 nel catino nord della Steccata, incentrò ancora una volta la composizione sull'architettura dello sfondo, che occupando la fascia mediana del catino si impone per la sua centralità e per la sua predominanza rispetto alla folla di personaggi che seguendo un preciso ritmo compositivo corcondano la Vergine e il Bambino. Dell'affresco in questione si conoscono due disegni preparatori conservati all'Ashmolean Museum di Oxford (Gruppo di figure femminili con ceste sulla testa) e al Gabinetto degli Uffizi (Pastori in Adorazione). Nel sottarco, ai lati delle nicchie che interrompono la decorazione alla greca, il Mazzola Bedoli colloca: Il sogno di Giacobbe, L'ebrezza di Noe, il sogno di Giuseppe e Salomone, Mosè che sogna il roveto ardente. Nel fregio sottostante l'artista interpreta una scena di Sacrificio affolata di putti che recano all'ara pecore e caproni, mentre altri reggono libri liturgici appresso agli strumenti della liturgia. Girolamo Bedoli Mazzola rivela qui, con le propensioni per la ricerca plastica, il contatto avuto a Mantova con Giulio Romano ed il Penni tanto nei taglienti effetti luministici come nel punto di vista ribassato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800001882
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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