Il foglio presenta schizzi su entrambi i lati: sul recto una forma di T con sopra una forma triangolare è circoscritta da un rettangolo verticale. L'immagine è sovrapposta ad altri elementi astratti. Sul verso, il medesimo appunto grafico con una visione anche laterale

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta bianca/ grafite
  • ATTRIBUZIONI Scarpa Carlo (1906/ 1978)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Spinola di Pellicceria
  • INDIRIZZO piazza di Pellicceria 1, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera fa parte di un insieme, oggi conservato nelle collezioni di Palazzo Spinola, composto in totale da 25 fogli, tutti realizzati da Carlo Scarpa, corrispondente alla fase progettuale così elaborata dall’architetto per la tomba della famiglia Galli, ubicata nel cimitero di Sant’Ilario. Nello specifico, si tratta dello studio del vano di sepoltura più sul verso del foglio della vista laterale. A seguito della scomparsa prematura del figlio Antonio Galli, avvenuta nel 1976, la madre, Angela Galli Dossena, contattò l’Architetto Carlo Scarpa, di cui aveva avuto modo di apprezzare il suo operato per la Tomba Brion, per la realizzazione del sepolcro di famiglia. Scarpa, dopo un primo diniego, acconsentì alla realizzazione, anche a seguito di una frequentazione che presto divenne proficua e amicale, e che vide Scarpa frequentare i Galli in diverse occasioni. L’improvvisa morte in Giappone, nel novembre del 1978, dell’architetto, interruppe i lavori, che erano ancora in una fase progettuale. Il sepolcro sarà portato a termine quindi in un momento successivo dall’architetto genovese Mattia Pastorino, che era già stato contattato da Scarpa per essere il suo riferimento “in loco”. I fogli conservati a Palazzo Spinola ci permettono dunque di seguire l’iter creativo dell’architetto che era solito ripensare continuamente le proprie opere fino alla fase di attuazione. Per la Tomba Galli Carlo Scarpa aveva ideato un parallelepipedo in pietra di Botticino, con un varco a “T” sul davanti, chiusa da una lastra di granito nero fiammato. La composizione doveva alludere al nucleo familiare sepolto, così come i tre cipressi spuntati intorno alla tomba. Regolamenti cimiteriali (non è possibile disporre le casse senza una separazione), le difficoltà logistiche realizzative, nonché il tempo trascorso, hanno portato a delle modifiche inevitabili rispetto alle idee di Scarpa. I disegni dunque sono da ritenersi ancora più interessanti, perché ci consentono di avere uno sguardo sull’iter processuale delle sue idee, rendendo inoltre evidente il suo modo di lavorare
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377422
  • NUMERO D'INVENTARIO SBAS 18
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Spinola di Pellicceria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI CORRELATI

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Scarpa Carlo (1906/ 1978)

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'