Polittico Bonifaci
polittico
Di Lombarduccio, Nicolò (1446/ 1513)
1446/ 1513
Il polittico è composto da undici parti. Al centro, sulla destra, composto da due parti, la figura di un santo, con tonsura e nimbato, recante in mano un libro, nell'altra una foglia di palma. Sul bordo della dalmatica, una scritta. Sulla sinistra la parte inferiore di un santo, in cui si scorge la dalmatica (recante un’iscrizione) e la parte inferiore di un pastorale. I due scomparti sono attorniati da sei pilastrini, tre da un lato e tre dall’altro, recanti ciascuno una figura di santo. Al di sopra, due scomparti, recanti un angelo annunciante (sulla sinistra) e una Vergine ammantata (sulla destra)
- OGGETTO polittico
-
MATERIA E TECNICA
legno di pioppo/ doratura a foglia, pittura a tempera
-
ATTRIBUZIONI
Di Lombarduccio, Nicolò (1446/ 1513)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Spinola di Pellicceria
- INDIRIZZO piazza di Pellicceria 1, Genova (GE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera, in deposito dal 1986 nella Galleria Nazionale della Liguria, è ciò che rimane di un polittico originariamente ubicato a Taggia, nella chiesa di Santa Maria della Misericordia dei Padri Domenicani. A seguito di un furto all’interno della chiesa, avvenuto nel 1922, l’opera venne depredata e mutilata in alcune sue parti, poi disperse e in parte ritrovate nel corso del tempo: oggi le parti superstiti sono così afferenti a più musei statali. Nell’ubicazione originaria rimasero difatti solo i segmenti inferiori del San Vincenzo Martire e del Sant’Erasmo, segati all’altezza del femore in occasione del furto; in deposito dal Museo Nazionale del Palazzo di Venezia di Roma è il segmento superiore di San Vincenzo Martire, là giunto nel 1940, e dalla Pinacoteca di Brera di Milano le restanti tavole con L’Annunciazione, e i pilastrini con San Nicola di Bari, Santa Chiara d’Assisi, San Domenico, San Biagio, San Bernardo da Chiaravalle e San Francesco d’Assisi, sequestrate nel 1923. L’opera venne realizzata nel 1501 dal pittore Nicolò di Lombarduccio, detto Nicolò Corso, su commissione della famiglia Bonifaci per decorare la cappella di San Vincenzo Ferrer nella chiesa dei domenicani Taggia. Nella “Cronaca” redatta nel 1623 dal padre domenicano Nicolò Corso è riportata una dettagliata descrizione dell’opera che, nello scomparto centrale, forse più grande rispetto agli altri due (così come per il Trittico realizzato in quegli anni, oggi conservato in Galleria Sabauda di Torino), aveva raffigurato San Vincenzo Ferrer (titolare della cappella). Nello stesso testo è riportata inoltre la commissione nel 1501 da parte di Mariola Bonifaci, con un versamento al pittore di cento lire per la sua realizzazione. Una fotografia storica, anteriore al 1922, mostra il polittico già mancante della parte centrale, cui superiormente poteva inoltre essere collocata con probabilità un Calvario. Essa permette di osservare inoltre la preesistente conformazione del polittico, con l’appartato delle cornici lignee soprastanti i due scomparti laterali superstiti e quelle dei pilastrini laterali, di gusto tardogotico, non dissimili da quelli in parte ancora oggi conservati per le due tavole dell’Annunciazione. Infine è possibile osservare la parte superiore di Sant’Erasmo, pervenuta in una collezione privata romana dalla quale è stata nuovamente trafugata nel 1989, la cui oggi ubicazione è sconosciuta. La struttura del polittico, composto da un registro centrale suddiviso in tre scomparti, pilastrini laterali, tre pannelli superiori e forse una predella, rispecchia la tradizione quattrocentesca ma introduce nello sfondo, anziché una superficie dorata così come nel Trittico torinese, un brano di paesaggio, che continuava, con tutta probabilità, anche nello scomparto centrale. Pur non abbandonando le preziosità legate ad una tradizione ponentina, evidenti ad esempio nelle vesti, gli incarnati lisci, colpiti da una luce diretta, i colori intensi, denotano già un aggiornamento di stile, influenzato dall’arrivo di artisti “foresti”, quali Luca Baudo e Lorenzo Fasolo, in vista dei repentini mutamenti del nuovo secolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377410
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Spinola di Pellicceria
- ENTE SCHEDATORE Palazzo Spinola di Pellicceria
- DATA DI COMPILAZIONE 2021
- ISCRIZIONI parte inferiore dalmatica indossata da san Vincenzo Martire - S. VICENCIVS MR - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0