Allegoria di Agostino Pallavicino

stampa di invenzione,

Allegorie: Giano Bifronte; Corsica. Attributi: (Corsica): cane; (Giano) Grifone. Personaggi: busto di Agostino Pallavicino

  • OGGETTO stampa di invenzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI Borgogno, Gian Tommaso (1628/ 1695)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Spinola di Pellicceria
  • INDIRIZZO piazza di Pellicceria 1, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’incisione rappresenta un omaggio ad Agostino Pallavicino (Genova, 1577 – Genova, 1649), divenuto il 103º doge della Repubblica di Genova e re di Corsica nel novembre del 1637, il primo della famiglia a fregiarsi delle insegne regali. Conscio dell’apprezzamento con il quale il doge gradiva i propri ritratti, un giovane Giovanni Tommaso Borgonio realizza l’incisione per l’avvenuta incoronazione del doge, collocato al centro e raffigurato come un busto celebrativo tra Giano bifronte, accompagnato dal Grifone, e l’Allegoria della Corsica, raffigurata, secondo i dettami dell’Iconologia di Cesare Ripa, con una lancia e un cane di razza Corsa. Pur non essendo firmata, l'incisione è inequivocabilmente di suo pugno, per via del segno grafico che procede con un tratto continuo a spirale ora piatto, ora di punta, fin nei dettagli più minuti. Dal punto di vista compositivo Borgonio si rifà in particolare all’impostazione dell’antiporta incisa da Gilles Rousselet come apertura di una miscellanea stampata a Genova nel 1638 in occasione dell’incoronazione, fissando la data di esecuzione tra il 1638 e il 1639, anno di fine mandato del doge. Giovanni Tommaso Borgogno nacque probabilmente a Perinaldo (IM) nel secondo decennio del XVII secolo, da Giovanni Antonio Borgogno, capitano nel castello di Dolceaqua e Caterina (probabilmente Pizzio). Ricoprì la carica di cartografo, incisore, architetto ed ingegnere di Carlo Emanuele III di Savoia. Tra le sue opere più importanti vanno ricordate la realizzazione di 41 tavole del Theatrum Sabaudiae (prima edizione: 1682) e la Grande Carta del ducato di Savoia (1680). L’incisione è stata donata nel 2000 alla Galleria per arricchire le testimonianze conservate nel Palazzo Spinola di Pellicceria su Agostino Pallavicino, padre di Ansaldo, proprietario del Palazzo nel 1650
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377386
  • NUMERO D'INVENTARIO GNL 54/2000
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Spinola di Pellicceria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • ISCRIZIONI in basso - AL SEREN.MO SIG. AGOSTINO PALLAVICINO DUCE DELLA SER.MA REPUB.A DI GENOVA/ DEDICO A VOSTRA SERENITÀ UNA PARTICELLA DELLE PIÙ STUDIATE FATICHE DELLA MIA PENNA, SÌ COME GIÀ LE DEDICAII TUTTI I PIÙ DEVOTI OSSEQUJ DEL MIO CUORE. NÈ TEMO D’ESSER STIMATO ARDITO, SE PRESENTO UN ESEMPIO DI BEN SCRIVERE A CHI È NEL MONDO UN ESEMPIO DI BEN OPERARE. SIA OGN UNO MIO IMITATORE IN FAR VOSTRA SERENITÀ MATERIA ALLE SUE CARTE, MENTRE OGNI CARTA È MATERIA ALLE SUE GLORIE. IN GENOVA A 5 MARZO 163./ HUMIL.MO SERVIT.RE - a incisione, a stampa - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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