Il più grande nel regno dei cieli. La predica di Cristo

dipinto

Tela di formato rettangolare a sviluppo orizzontale. Episodio neotestamentario narrato nel Vangelo di Matteo. Nel dipinto Cristo risponde all'interrogativo dei discepoli su chi sarebbe stato il più grande nel Regno dei Cieli indicando un bambino, tra lo sbigottimento generale degli Apostoli: "è il momento della professione di umiltà cristiana attraverso la necessità di 'farsi bambini' per poter accedere al regno dei cieli" (Sanguineti 2022, p. 249)

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Piola Domenico (1628/ 1703): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Spinola di Pellicceria
  • INDIRIZZO piazza di Pellicceria 1, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ritrovamento di una fotografia storica del dipinto con la Predica di Cristo di Domenico Piola (Genova, Centro di Documentazione per la Storia, l’Arte e l’Immagine, n. 9616), ha permesso di risalire alla provenienza della tela conservata presso il Palazzo di Branca Doria, in piazza S. Matteo a Genova (Sanguineti 2022, p. 245). La tela, già nella collezione del doge Giuseppe Maria Doria (1730-1816), è documentata come parte dei beni del palazzo grazie a due fonti scritte: entro l'inventario del 1800 (disposto dai reggenti napoleonici, dopo la partenza del Doria dalla città) citata come Cristo che predica alle turbe di Piola, e nella “Descrizione della città di Genova” di anonimo del 1818, dove è ricordata quale “SS. Salvatore che chiama a sé i fanciulli” del maestro genovese. Il palazzo e la collezione pervennero in seguito alla famiglia Sacchi Nemours: resta da ricordare che nell’inventario del 1800 la tela con la Predica era posta en pendant con il Ritorno del figliol prodigo, opera non giunta alla proprietà successiva, forse da identificarsi con lo strepitoso soggetto, autografo dell’artista, ora in collezione privata genovese di pressoché identiche dimensioni (Sanguineti 2022, fig. 10, p. 251). Altissima e sofisticata produzione dell’arte matura di Piola, da intendersi quale magniloquente narrazione del soggetto evangelico, la tela si colloca stilisticamente ai tardi anni Settanta del Settecento, con evidente attenzione alla cultura romana marattesca. Assieme alla tela della giovinezza Venere e Cupido nella fucina di Vulcano (scheda OA 0700377349), l’opera della maturità ha recentemente arricchito la già considerevole collezione di dipinti di Domenico Piola appartenenti alla quadreria storica di Palazzo Spinola
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377348
  • NUMERO D'INVENTARIO PAL-GE 55
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Spinola di Pellicceria
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Spinola di Pellicceria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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