Visione e martirio del beato Marcello Mastrilli
dipinto,
Vassallo, Antonio Maria (1617-1618 Ca/ 1660)
1617-1618 ca/ 1660
Tela di grandi dimensioni, di formato rettangolare a sviluppo verticale, priva di cornice. Il soggetto è una reinterpretazione di un avvenimento storico: il predicatore gesuita Marcello Mastrilli fu martirizzato nel 1637 in Giappone. Il beato è raffigurato in ginocchio, in estasi, mentre appare in cielo S. Francesco Saverio, durante la sua esecuzione. L'aguzzino e la folla sono attoniti per la mancata decapitazione del martire: secondo l'agiografia del beato, per ben due volte la spada del boia non riuscì ad andare a segno
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Vassallo, Antonio Maria (1617-1618 Ca/ 1660): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Spinola di Pellicceria
- INDIRIZZO piazza di Pellicceria 1, Genova (GE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela del pittore genovese Anton Maria Vassallo, allievo del fiammingo Vincent Malò, è ricordata nel 1674 dal biografo Raffaele Soprani come conservata “nel claustro della Casa Professa de’ Padri della Compagnia di Gesù, […] opera assai riguardevole, e vaga” (p. 228). Due secoli dopo, nel 1846 il dipinto, le cui grandi dimensioni suggeriscono una destinazione come pala d’altare, era stato spostato presso la portineria dell’atrio superiore del medesimo complesso, come testimoniato da Federigo Alizeri (Zanelli 2018, p. 9). Allo stato attuale degli studi non è determinabile con certezza se il collegio dei Gesuiti di Genova fosse la destinazione originaria dell’opera: Anna Orlando ha infatti recentemente proposto che il dipinto sia stato commissionato dalla famiglia Spinola come pala d’altare per una cappella nella chiesa del Gesù, dedicata al gesuita Carlo Spinola martirizzato in Giappone come Marcello Mastrilli, il beato effigiato nella tela in esame (è documentato inoltre che la cappella rimase “sostanzialmente disadorna” fino al 1666, Orlando in Zanelli 2018, p. 42). Il dipinto, noto anche come “S. Francesco Saverio appare al beato Marcello Mastrilli”, presenta due iscrizioni: l’una rimanda al martirio del beato giustiziato nel 1637, l’altra è la firma stessa di Vassallo accompagnata dalla data 16[…], tronca nelle ultime due cifre fondamentali (iscrizione interessata da un’abrasione che ne compromette la lettura). Gianluca Zanelli ha proposto di collocare la realizzazione della pala in seguito alla pubblicazione della “Istoria della celeste vocatione, missioni apostoliche e gloriosa morte del padre Marcello Francesco Mastrilli, indiano felicissimo della Compagnia di Giesù”, edita a Viterbo nel 1642 e fonte scritta per le vicende del beato: Vassallo fu infatti incaricato di eseguire “un soggetto assolutamente nuovo”, privo di “precedenti figurativi in ambito locale” (Zanelli 2018, p. 18). L’episodio dipinto condensa effettivamente due momenti distinti derivati dalla lettura della biografia viterbese: lo scritto ricorda che l’apparizione di S. Francesco Saverio avvenne in occasione di una grave malattia di Mastrilli, ma non al momento del suo martirio. L’opera è inoltre collocabile, per via stilistica, attorno alla metà degli anni Quaranta del Seicento (Orlando 1999, Zanelli 2018)
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377343
- NUMERO D'INVENTARIO PAL-GE 05
- ENTE SCHEDATORE Palazzo Spinola di Pellicceria
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- ISCRIZIONI in basso, a destra - ANTONIVS M./ VASSALLVS F. 16[...] - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0