Ritratto di Antonio Filippo Lombardi

dipinto,

Tela di formato ovale a sviluppo verticale. Ritratto del marchese Antonio Filippo Lombardi a grandezza naturale, rappresentato a mezza figura. Accuratamente abbigliato con una lussuosa marsina in velluto rosso dai risvolti in pelliccia, il nobile mostra uno spadino che nasconde in parte con la mano sinistra. A partire dal blasone famigliare dipinto sul margine sinistro della tela, inizia la lunga iscrizione latina postuma, composta su due righe

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Vaymer, Gio Enrico (e Aiuti): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Spinola di Pellicceria
  • INDIRIZZO piazza di Pellicceria 1, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ritratto di Antonio Giovanni Lombardi (1665-1712) è stato reso noto nel 2012, quando fu acquistato dallo Stato italiano per destinarlo alle Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola. Presentato all’Ufficio esportazione di Genova nell’aprile di quell’anno, fu ricondotto all’attività di ritrattista di Giovanni Enrico Vaymer, allievo del Baciccio. Secondo la ricostruzione recentemente proposta da Massimo Bartoletti, la tela divenne “a un certo punto compagna” del ritratto della moglie del marchese Lombardi, Angela Maria Lercari (Baltimore, Walters Art Gallery, inv. 37-400): entrambe le opere furono forse ospitate “nella casa romana in cui andarono a vivere i due sposi, che dovrebbe corrispondere col Palazzo Grimaldi Lazzaroni, nel rione di Trevi” (Bartoletti in Guerrini/ Zanelli 2022, p. 321). “Pur di mani diverse”, effettivamente molte analogie legano la coppia di dipinti: dal formato ovale alle medesime misure delle tele, come pure le iscrizioni che furono certamente apposte dopo il 1726 - nel dipinto americano l’iscrizione menziona la creazione a cardinale di Nicolò Maria Lercari, fratello della sposa, avvenuta del 1726. La lunga didascalia a lettere capitali aggiunta lungo i margini del ritratto di Lombardi è infatti postuma: ricorda e commemora il marchese, venuto a mancare nel 1712. Secondo Bartoletti la tela è da collocare all’interno della produzione ritrattistica giovanile di Vaymer, grazie alla prossimità con opere databili tra la fine del XVII secolo e l’inizio del seguente (Ritratto di Ambrogio Doria in collezione privata, firmato e datato 1698; il Senatore della Galleria di Palazzo Bianco a Genova, firmato e datato 1700; Francesco Pinelli in veste di senatore di collezione privata; cfr. Sanguineti 1999). A tali paragoni stilistici va affiancata la notizia - peraltro non verificata (Bartoletti 2022, p. 319 e nota 22 di p. 332) - che il matrimonio dei coniugi fu celebrato il 7 gennaio 1704, possibile termine post quem per la realizzazione della coppia di ritratti, seppure l’abbigliamento ricercatissimo della sposa sia da ascriversi ad un periodo leggermente anteriore, ovvero ai dettami della moda francese di fine Seicento che Genova recepiva con grande rapidità (anche l’età del marchese Lombardi pare più giovane di quella di un quarantenne: indizio tuttavia non sempre valido nella ritrattistica pittorica). Sulla scia di Sanguineti (2011), Bartoletti non esclude accanto a Vaymer, l’intervento dello specialista Giovanni Antonio Durante, impiegato forse nella realizzazione dei tessuti e dei pizzi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377332
  • NUMERO D'INVENTARIO SBAS 125364
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Spinola di Pellicceria
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Spinola di Pellicceria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • ISCRIZIONI lungo i profili laterali della tela - ANTONIUS PHILIPPUS LOMBARDI QUONDAM AUGUSTINI PATRIT[IUS] ROM[ANUS] ET GENU[ENSIS] / NATUS AN[NO] 1665 VIR INDUSTRIS ET PERSPICAX DULCEDINE MORUM PRUDENTIA ET IN SCRIBENDO FACUNDIA EXCELEN[S?] LATINORUM LINGUA CALLIDUS IN MAIORI GENUEN[SI] CONSILIO / CONSCRIPTUS MORS FAMILIAM SPE MAXIMA PRIVABAT AN[NO] D[OM]INI 1712 EIUS VITAE 47 - capitale - a pennello - latino
  • STEMMI sul profilo mediano sinistro della tela - gentilizio - Stemma - famiglia Lombardi di Taggia - d'azzurro al leone d'oro rampante e coronato, con ramo, sormontato da corona marchionale
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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