Martirio di S. Caterina d'Alessandria

dipinto bozzetto,

Teletta di formato rettangolare con dipinto ovale a sagoma mistilinea. Smagliante bozzetto condotto con una freschezza di tratto che risuona di echi rococò. La composizione, animatissima, costruita su diagonali a salire, mantiene come fulcro centrale la figura di profilo della santa, che rivolge il suo sguardo alla ruota del martirio, distrutta grazie all'intervento angelico

  • OGGETTO dipinto bozzetto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Vaccaro Domenico Antonio (1678/ 1745): pittore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Bonito Giuseppe
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Spinola di Pellicceria
  • INDIRIZZO piazza di Pellicceria 1, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Bozzetto quasi certamente compiuto per la commissione di un telero da soffitto, destinato ad un edificio religioso non noto. Proveniente dal mercato antiquario fiorentino con un’attribuzione a Giuseppe Bonito (1707-1789), il dipinto passò all’Ufficio Esportazione di Genova nel giugno del 1954, dove fu deciso l’acquisto coattivo del bozzetto assieme ad altre cinque opere che andarono a formare il nucleo costitutivo della Galleria Nazionale della Liguria ospitata a Palazzo Spinola (Bucarelli 1954; cfr. Porzio 2019). Nel catalogo del museo del 1967, Pasquale Rotondi conservò l’attribuzione al napoletano Bonito, allievo di Solimena. Un decennio dopo, in occasione della mostra Civiltà del '700 a Napoli allestita nella città partenopea tra il 1979 ed il 1980, Ferdinando Bologna - dandone notizia nel The Burlington Magazine del '79 - attribuì il bozzetto al poliedrico Domenico Antonio Vaccaro, figlio del celebre Lorenzo (1655-1706). Tale proposta fu accolta sia da Giuliana Algeri (in Quaderni della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, 1984), sia da Nicola Spinoza (1980 e 1986). D’altra parte la critica non era concorde sulla cronologia della teletta: Bologna e Algeri preferivano collocare l’opera entro il 1709, all’epoca della realizzazione di un altro bozzetto di Vaccaro, quello conservato al Museo Nazionale di Capodimonte, raffigurante un miracolo di S. Domenico, con il santo che resuscita Napoleone Orsini (l’opera doveva trovare realizzazione finale nella sagrestia di S. Domenico Maggiore a Napoli, lavoro poi affidato nello stesso 1709 a Solimena). Spinosa propose invece di spostare il Martirio di S. Caterina al terzo decennio del Settecento, rilevando analogie luministiche e formali con le opere realizzate dall’artista in quel giro d’anni, ossia confrontando diversi bozzetti preparatori, alcuni per il soffitto di S. Maria di Montevergine a Napoli, conservati a Capodimonte (Beccarini 2022 concorda con Spinosa, diversamente da Bartoletti 2002). Al di là della questione aperta sulla datazione, per Domenico Antonio Vaccaro dovette trattarsi di una commissione importante: si sono conservati diversi studi preparatori realizzati per il medesimo incarico, che rivelano quanto l’artista attese a questo lavoro. A Palazzo Spinola, accanto al bozzetto, si trova infatti esposto il disegno preparatorio entrato recentemente in collezione (inv. GNL 114/2019, scheda D 0700377318). Solo qualche anno fa, un secondo bozzetto o modelletto da presentare alla committenza, già in collezione privata romana dal 1996, è passato in asta Blindarte (Napoli, 30 novembre 2014, catalogo asta 69, Dipinti antichi, lotto 135). Il modelletto romano dovrebbe coincidere con la versione già in collezione Marshall a Londra, descritta da Spinosa come una seconda redazione del tutto identica, in precedenza attribuita a Solimena (Spinosa 1980; cfr. fotografia del modelletto, inv. 123878 della Fototeca Zeri, al verso è la nota autografa dello stesso Zeri: “D.A. Vaccaro (NS)/ copia?/ v. Genova, Gall. Spinola"). Artista legato a Genova, Domenico Antonio Vaccaro fu impegnato in diverse commissioni per i Doria, risentendo dell'influenza di pittori liguri come Giovanni Battista Gaulli e Gregorio de Ferrari
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377317
  • NUMERO D'INVENTARIO SBAS 2662
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Spinola di Pellicceria
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Spinola di Pellicceria
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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