orologio notturno,

Orologio notturno in legno di mogano e noce, intagliato e tornito. Coppia di colonne a tortiglione con basi e capitelli in bronzo dorato ai lati della cassa. Sommità a timpano semicircolare spezzato con volute. Quadrante rettangolare con mostra in rame dipinto raffigurante Apollo sul carro del sole. Sopra Apollo si trova l'apertura sul retrostante meccanismo per mostrare lo scorrere delle ore, segnate in numeri romani

  • OGGETTO orologio notturno
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Campani, Giuseppe (bottega): inventore, costruttore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Reale di Genova
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Via Balbi 10, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Raro esemplare di notturlabio che rimanda all'episodio singolare della sua ideazione. Papa Alessandro VII Chigi (1655-1667) che soffriva d'insonnia e mal sopportava il ticchettio dell'orologio della sua stanza da letto, commissionò ai fratelli Campani la realizzazione di un orologio silenzioso e leggibile anche nel cuore della notte grazie alla creazione di un quadrante traforato che veniva illuminato posteriormente da una piccola lucerna a olio oppure da una candela. Completato un primo prototipo nel 1656, Pietro Tommaso e Giuseppe Campani lo portarono al papa per mostrarglielo, e tale fu la soddisfazione per l'invenzione che il pontefice rilasciò un brevetto a loro nome. Generalmente l'orologio era di colore scuro, tenuto conto degli scopi religiosi, fatto in ebano oppure in altri legni ebanizzati, in qualche caso, per le realizzazioni più importanti, era impreziosito con inserti policromi di pietra dura. La struttura ad altare culminava con un frontone fiancheggiato da volute e presentava un pannello frontale centrale di rame, spesso dipinto con soggetti d'ispirazione allusivi o allegorici del trascorrere del tempo. Quest'ultimo era frequentemente contornato da colonnine decorative o da lesene. Preziosi esemplari coevi sono conservati al Museo Giannettino Luxoro di Genova Nervi. Il meccanismo è del secolo XIX. Non si conosce la data del suo ingresso nelle collezioni del Palazzo. Dagli inventari ottocenteschi risultava essere in uso in una delle stanze da letto del Secondo Piano Nobile. Nell'inventario del 1950 risultava in deposito
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377227
  • NUMERO D'INVENTARIO 1120
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Reale di Genova
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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