La Fiocina. La Fiocina

scultura, 1930 - 1935

L’opera appartiene a un gruppo di statue che avrebbero dovuto essere collocate a Roma al Foro Mussolini (oggi Foro Italico), rappresentanti figure di atleti con i loro attrezzi. Le statue dovevano inserirsi insieme ad opere di altri scultori in un contesto scenografico destinato a celebrare coralmente l’attività sportiva cui il Duce teneva in modo particolare. Barone eseguì molti bozzetti fino alla grandezza naturale, con titoli in sintonia con il carattere simbolico delle opere. Molte di esse furono esposte alla Biennale di Venezia del 1934. Anche questo gesso (come pure il Giavellotto e il Tamburello, ad esempio) si distingue per forza e possanza, fisica e muscolare, evidenziata da Baroni da una attenta resa anatomica. Anche l’espressione del viso è tutta concentrata e protesa allo sforzo, in una completa sinestesia tra mente e corpo. Le braccia, strette attorno alla fiocina, vicino al petto, costituiscono il fulcro della composizione

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