telo, opera isolata - manifattura italiana (inizio/ inizio XIX-XX, XVIII)

telo, ca 1800 - ca 1920

Piccolo telo ricamato in seta cremisi su canovaccio in tela di cotone beige. Il ricamo a punto erba per i dettagli lineari e a piccolo punto per le campiture piene ricopre l’intera superficie e crea il disegno a risparmio, lasciando a vista il fondo beige del canovaccio per definire gli interni dei motivi solo profilati dal filo rosso e definiti dallo stesso nei particolari più minuti. Il decoro comprende al centro un tronco nodoso con rami sinuosi da cui sbocciano grandi foglie, bacche e inflorescenze terminali. Sui rami si poggiano lumache e diversi volatili, mentre attorno al tronco centrale stanno un uccello più grande dalla lunga coda (un pavone?) e una farfalla. Il telo presenta una fodera in damasco classico (base raso da 5) prodotto da orditi e trame in seta rossa e decorato a grandi motivi vegetali della tipologia della della palma. Sul davanti è applicato un gallone in velluto operato riccio un corpo (ordito di pelo in seta rossa) con il fondo raso per orditi e trame di fondo in seta avorio. Il gallone mostra entro una cornice festonata rossa successioni ripetute di sbarrette diagonali con terminazione arricciata in rosso su fondo avorio

  • OGGETTO telo
  • MATERIA E TECNICA cotone e seta/ tela, ricamata
    seta/ damasco
    seta/ velluto riccio
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Via Balbi 10, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel telo gli ornati emergono “a risparmio” per contrasto con il fondo della tela ricoperta interamente dai punti di ricamo, secondo una prassi esecutiva per realizzare capi di biancheria domestica in voga in Italia e Spagna dalla seconda metà del Cinquecento e nel corso del Seicento. Tale tipologia è attestata ad esempio da alcuni manufatti della collezione Gandini di Modena riferiti a manifatture italiane e forse siciliane del XVII secolo, ai quali si può accostare anche il ricamo di Palazzo Reale (cfr. Schoenholzer Nichols T./ Silvestri I. 2002, pp. 109-111, nn. 28 e 30). Va tuttavia sottolineato come tale genere di opere sia nella tecnica che nei soggetti abbia avuto vita lunga nei secoli successivi, tanto nelle produzioni popolari, quanto nei revival storicisti di antiche tecniche di lavorazione artigianale del XIX-XX secolo. Alcuni dettagli del disegno (ad esempio le lumache e i rami sinuosi dell’albero), l’impiego di un canovaccio in cotone e non nel lino più consueto e la fodera realizzata con un damasco settecentesco con il tipico decoro della palma suggeriscono una possibile datazione tarda tra Otto e primo Novecento, ispirata ai lavori del XVI-XVII secolo. L’opera è stata presentata alla mostra del ricamo genovese del 1952. La relativa etichetta di esposizione, ancora presente sulla fodera, indica una provenienza dalla collezione Villa, prima che l’oggetto entrasse nella collezione Fossa e fosse poi acquisito nel 2002 dalla Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico della Liguria. Il vecchio numero riportato su altro cartello (579) potrebbe riferirsi a uno dei precedenti assetti collezionistici
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700254193
  • NUMERO D'INVENTARIO 668T
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Spinola di Pellicceria
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Spinola di Pellicceria
  • ISCRIZIONI su etichetta ottagonale fissata con cordino al telo - 579 - ad inchiostro -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1800 - ca 1920

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE