ALZATA DEFINITA DA DUE COLONNE IN MARMO BIANCO CON SCANALATURE ELEGANTEMENTE INTARSIATE IN ROSSO PROFILATO DI NERO, SOSTENENTI CAPITELLI COMPOSITI, DALLE CUI VOLUTE PENDONO GHIRLANDE VEGETALI. TRABEAZIONE MODANATA CON FASTIGIO A TIMPANO TRIANGOLARE SPEZZATO. TRA L'ALZATA E IL FASTIGIO E' UNA FASCIA IN ONICE. SOPRA I DUE MONCONI DEL TIMPANO DUE VASI IN MARMO A FORMA CIRCOLARE; AL CENTRO, CARTELLA RETTANGOLARE CON TIMPANO TRIANGOLARE MODANATO. NELLA CARTELLA, STEMMA CON PUNTA DI LOSANGA APERTA CONTORNATA DA TRE PALLE. AL DI SOPRA DEL TIMPANO, CROCE APICALE IN MARMO BIANCO INTARSIATO DI ROSSO E TERMINAZIONI TRILOBATE. NELLA CORNICE DELL'ALZATA, INTARSIATURA IN ROSSO SCREZIATO DI GIALLO CON PICCOLI INSERTI IN PIETRE DURE (LAPISLAZZULO, CORNIOLA) E ONICE DI FORMA RETTANGOLARE E OVALE. IL GRADINO, LA MENSA (IN ARDESIA, ENTRAMBI) E IL PALIOTTO SONO FRUTTO DI UN INTERVENTO POSTERIORE, REALIZZATO IN STUCCO DIPINTO, A IMITAZIONE DELLA POLICROMIA DELL'ALTARE

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA ONICE
  • AMBITO CULTURALE Bottega Carrarese
  • LOCALIZZAZIONE Riomaggiore (SP)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE BELL'ALTARE DI ELEGANTE FATTURA. IL DISEGNO LINEARE E CONTENUTO LO CONFIGURA COME PRODOTTO DEL SEC. XVII, DATAZIONE CONFERMATA ANCHE DALLA DOCUMENTAZIONE, DA CUI DESUMIAMO CHE L'ALTARE FU FATTO ERIGERE DA SER GIUSEPPE E ANTONIO BONANNI, I QUALI, NEL FEBBRAIO 1621, CHIEDONO AL VESCOVO DI LUNI LA CONCESSIONE DI UN LUOGO ADATTO DOVE TRASFERIRE L'ALTARE DELLA PURIFICAZIONE, DI PATRONATO DELLA FAM. VIVALDI, AL POSTO DEL QUALE I BONANNI INTENDONO COSTRUIRE IL LORO ALTARE (CFR. A. CASAVECCHIA - E. SALVATORI, "VINO CONTADINI MERCANTI. IL LIBRO DI CONTI DI UN VITICOLTORE RIOMAGGIORESE DEL SETTECENTO", SARZANA 1997, PP. 124-125). LO STEMMA DELLA FAMIGLIA BONANNI, UNA DELLE PIU' IMPORTANTI DI RIOMAGGIORE, CAMPEGGIA AL CENTRO DEL CORONAMENTO DELL'ALTARE, LA CUI PREZIOSITA' E' AFFIDATA SOPRATTUTTO ALLA LAVORAZIONE A INTARSIO (PARTICOLARMENTE PREGEVOLI LE DUE COLONNE CHE DEFINISCONO L'ALZATA) E ALLA PRESENZA DI MATERIALI COME L'ONICE O LE PIETRE DURE. IN EPOCA SETTECENTESCA L'ALTARE DEVE ESSERE STATO, PURTROPPO, PRIVATO DEL SUO PALIOTTO ORIGINALE, SOSTITUITO DA UNA MEDIOCRE REALIZZAZIONE IN STUCCO A FORMA TRAPEZOIDALE CON SPIGOLI SUPERIORI ARROTONDATI. PER LA VICINANZA GEOGRAFICA, L'OPERA PUO' ESSERE CONSIDERATA PRODOTTO DI UNA BOTTEGA CARRARESE DI BUON LIVELLO, NON ALTRIMENTI IDENTIFICABILE IN MANCANZA DI UNA PRECISA INDICAZIONE D'ARCHIVIO
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700253196
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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