Madonna con Bambino e Santa Margherita d'Antiochia e San Nicolò

rilievo, post 1516 - ante 1516

La tavola, incornicata da una decorazione a stucco di colore grigio, si compone di un basamento rettangolare modanato con iscrizione, sormontato da quattro paraste (decorate le prime tre da sinistra da un motivo a bassorilievoraffigurante un doppio tralcio fuoriuscente da un vaso e la quarta da anforette impilate l'una sull'altra) con capitello corinzio, le quali incorniciano tre nicchie dal soffitto a forma di conchiglia e sostengono un architrave disposto su tre ordini ( il primo ed il secondo decorati a bassorilievo con motivi raffiguranti rispettivamente fuseruole alternate ad ovuli e tre protomi di cherubini alati intervallati da vasetti a due anse da cui furiescono nastri). Le nicchie destra e sinistra sono occupate rispettivamente dai Santi Margherita e Nicolò, entrambi aureolati ed avvolti da mantelli e vesti morbidamente panneggiate, recando i loro peculiari attributi: la Santa stringe vittoriosa la palma del martirio, mentre ai suoi piedi giace sconfitto il drago; il Santo, corredato di mitria e pastorale, stringe nella mano destra i tre pani.All'interno della nicchia centrale la Madonna, posta su un piedistallo e è coperta da un ampio mantello e stringe a sé il Bambino

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Carrarese
  • LOCALIZZAZIONE Calice Al Cornoviglio (SP)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il gruppo centrale, scolpito con una tecnica a metà tra il tuttotondo e l'altorilievo, poggia su un piedistallo evidentemente non pertinente al resto. Ciò però non significa necessariamente che il gruppo, stilisticamente affine agli altri due santi raffigurati lateralmente, sostituisca un'opera precedente, quanto piuttosto che sia stato successivamente sopraelevato per attribuirgli una maggiore importanza.Secondo C. Rapetti l'opera coinciderebbe con quella commisionata nel 1511, agli scultori Gerolamo da Carrara e Donato di Lucca da parte di Begotto Battista di Bossone, sindaco procuratorre di Madrignano per 44 scudi d'oro, secondo quanto risulta da un atto steso a Carrara dal notaio Leonardo Lombarddelli il 22 ottobre di quell'anno.confrontando l'opera con l'altare di Santa Maria della Spina a Pisa, terminata nel 1522 da Rosimino, Rapetti coglie affinità molteplici.Non è nota la collocazione originaria dell'opera, la quale doveva essere destinata, a suo avviso, ad un altare laterale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700204207
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI basamento - HEL TEMPO DIAGVSTIN.DIDOMENICHINO./E.DI.ZAMATHEO.DI PAGNINO/EDI.SIMONE.CAPELLETTO.EDI/PELE GRO.DIDOMENICHINO./BIGOTTO.ZAMBATTISTA.FILI.SVI.M.DXVI - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1516 - ante 1516

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE