Cristo spogliato delle sue vesti

dipinto, 1610-1615
Barabino Simone (attribuito)
1575 ca./ 1620 ca

Personaggi: Gesù Cristo. Figure: figure maschili. Attributi: (Gesù Cristo) corona di spine. Oggetti: corda; chiodi; martello; croce. Animali: cavalle. Armi: lance

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Barabino Simone (attribuito): esecutore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI TAVARONE LAZZARO
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Rizzi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Rizzi
  • INDIRIZZO via Cappuccini, 8, Sestri Levante (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, acquistato dal Rizzi nel '46, compare per la prima volta alla mostra "Luca Cambiaso e la sua Fortuna" del 1956 con l'attribuzione a Lazzaro Tavarone (Marcenaro C., Frabetti G., Gabrielli A.M. 1956). Tale attribuzione viene condivisa dal Torriti (1957) che anticipa il dipinto ad una fase giovanile per le spiccate suggestioni cambiasesche, e lo accosta alla "Spogliazione" delle Monache Turchine, anch'esso assegnato al Tavarone, dal Rotondi (1958) che lo ritiene invece assai tardo, e in un primo tempo dal Castelnovi (1966). Per primo il Belloni (1969) espunge l'opera dal catalogo tavaroniano e l'assegna al Barabino. L'attribuzione viene condivisa da tutta la successiva critica, ad eccezione della Rutteri (1968-70) che non accetta nè la presenza del Tavarone nè quella del Barabino, ma ipotizza una esecuzione da parte del cambiasesco "maestro dei soggetti violenti". La linea netta e incisa, i colori decisi e acidi dall'impasto corposo, i panni ridondanti, la marcata articolazione gestuale sono sigle da Barabino, visibili anche della "Spogliazione" delle Monache Turchine, ricondotta anch'essa all'artista dal Castelnovi (1987). La Franchini Guelfi (1973) scorge, nella particolare evidenza conferita al gesto, nella forte teatralità della scena, nel realismo quasi caricaturale dei due aguzzini, suggestioni derivanti dai Sacri Monti lombardi e dalle casse processionali eseguite a Genova da Domenico Bissoni nei primi anni del Seicento. Il dipinto, che sarebbe quindi un equivalente pittorico delle sacre rappresentazioni scolpite, potrebbe essere datato intorno al 1610, in considerazione degli influssi bissoneschi e della partenza dell'artista per MIlano dopo il 1615
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione ente morale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700099642
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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