San Pietro liberato dal carcere da un angelo
dipinto
post 1650 - post 1699
De Ferrari Gregorio (1647/ 1726)
1647/ 1726
Personaggi: San Pietro; guardiani addormenati. Figure: angelo liberatore. Architetture: scala a chiocciola
- OGGETTO dipinto
-
MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
-
ATTRIBUZIONI
De Ferrari Gregorio (1647/ 1726)
- LOCALIZZAZIONE Varese Ligure (SP)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è stato sottoposto ad un restauro effettuato dalla Soprintendenza ai Beni artistici e storici della Liguria negli anni 1978/79.Già menzionato dal Torriti (1978, pp. 16 e 56, fig 130) come opera di scuola genoves con ascendenze a Gregorio De Ferrari e datato al tardo XVII secolo, il dipinto è datato entro il nono decennio di tale secolo da Laura Tarditi (1981, pp. 32-34), proposta pienamente accettata da Giovanna Rotondi Terminiello, che ugualmente lo collega all'attività giovanile di Gregorio (1989, pp. 65-67). "(...) In esso è infatti egregiamente assimilata la lezione corregesca di uno spazio creato da immagini dinamicamente collegate fra di loro, che originano un movimento propagato anche al di fuori dei loro, che originano un movimento propagano anche al di fuori dei limiti della tela". "(...) E' tipico di questo momento del pittore anche l'intenso gioco chiaroscurale dovuto al contrasto determinato, nel dipinto, dalla forte luce che, penetrando dell'alto in uno spazio avvolto dalle tenebre della notte, colpisce le immagini con vigore, riflettendosi negli ampi panneggi delle vesti. Il dipinto è citato nelle Memorie del Libro I dell'Archivio parrocchiale "in una petizione presentata dalla Confraternita dei Frati di San Pietro all'Arcivescovo di Genova ed approvata in data 15 luglio 1767, contenente una richiesta di beneplacito al trasporto del quadro dall'altare del Rosario, ove era precedentemente collocato, al nuovo altare eretto in Chiesa dai Reverendi Sacerdoti". (G. Rotondi Terminiello 1989; tale documento è stato rintracciato da Laura Tarditi, 1981, pp. 32-34).Infatti, come citato dal Remondini (1888, p. 134), l'altare, nel 1768, era della Congregazione dei Sacerdoti, precedentemente spettante ai Cesena e didicato a S. Apollonia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700039963
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0