pulpito, opera isolata - bottega ligure (fine/inizio, seconda metà secc. XVII/ XVIII, sec. XVIII)
Addossato al pilastro marmoreo, è a pianta esagonale ma esternamente realizzate solo cinque facce, decorate con intarsi mistilinei marmorei blu e rossi e scandite da lesene aniconiche, mentre quella centrale presenta lo stesso motivo delle altre ma ingrandito. Sopra di essa è scolpita a bassorilievo la figura dell'Immacolata con corona, mani giunte, abito lungo, che poggia i piedi su mezzaluna decorata con un putto alato. La base del pulpito, di superficie minore, è formata da cinque facce in corrispondenza di quelle del pulpito, a spigoli smussati, decorate da testiine di putti alati scolpite a bassorilievo. Al di sotto un pilastro sempre a pianta esagonale, addossato al pilastro, nella parte superiore si svasa a formare un motivo a mensola e poggia su una testa di putto con ali scolpita quasi a tutto tondo. Si accede ad esso tramite una scala che si avvolge su parte della colonna, formata da una serie di gradini in marmo con profilo a mensola scolpito e inciso sul lato esterno. Rinchiera di ferro battuto con motivo a fiore al centro. Corrimano di legno
- OGGETTO pulpito
- AMBITO CULTURALE Bottega Ligure
- LOCALIZZAZIONE San Remo (IM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pulpito e la base con pilastrino e putto sembrano essere opere realizzate in momenti differenti. Il pulpito, infattti, con le sue linee geometriche classicheggianti e irrigidite, l'altorilievo dell'Immacolata, anch'essa rigida nella sua impostazione tipicamente neoclassica, fa propendere per una datazione vicina alla fine del XVIII secolo, forse durante uno dei numerosi rifacimenti della chiesa, in particolare quello relativo al 1765 i cui lavori si protrassero però fino alla fine del XVIII secolo (G. Ferrari, "Chiese antiche di Sanremo", 1975, p. 96). L'iconografia dell'Immacolata sulla mezzaluna, simbolo di castità e coronata, si sviluppa a Genova nel Seicento con il Puget e diviene frequente nel corso del Settecento con il Parodi e lo Schiaffino (I. M. Botto, "Museo del Tesoro di S. Lorenzo", Genova, 1977, fig. 10; AA. VV., "La scultura a Genova e in Liguria", Genova, 1988, vol. II, figg. 156, 199, 301). La base, invece, con le sue linee morbide e tornite nella convessità delle facce e nelle forme del volto dei putti alati, con ò'originale forma del pilastrino sagomato e la bella e rubiconda testa del putto alato, suggeriscono un periodo ed una esecuzione anteriori, risalenti alla prima metà del XVIII secolo o addirittura alla fine del XVII
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700039184
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0