Madonna con Bambino

statua, 1627 - 1627
Redi Martino (notizie Prima Metà Sec. Xvii)
notizie prima metà sec. XVII

Scultura raffigurante la Madonna stante, che sorregge sul fianco destro, con entrambe le mani, il Bambino. Indossa: una veste trattenuta in vita edecorata da una gemma sul collo ;un velo con bardatura dorata che le scende dal capo; un mantello che le scende dlala spalla destra cingendole i fianchi. Il Bambino alza il braccio e medio levati in segno di benedizione. Le teste delle due figure sono cinte da corona. Sul basamento parallelepipedo l'iscrizione

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA marmo/ intarsio
  • ATTRIBUZIONI Redi Martino (notizie Prima Metà Sec. Xvii)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Frattini6
  • LOCALIZZAZIONE Ceriana (IM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La scultura, datat 1627 firmata da Giò Domencio Paracca, si inserisce iconograficamente nelal ripresa del culto mariano influenzato dalla Controriforma che culmina con la proclamazione della MAdonna a Regina di Genova ( 1637). L'opera presenta chiari riferimenti alla statua della AMdonna delel Vigne , collocata nell'ononima chiesa genovese, realizata da Giovanni e Tommaso Orsolino nel 1616. Analogamente alla scultura citata si predilige il tema dell'ostensione del Bimbo benedicente rivolto ai fedeli, sottolineandone il ruolo divino, rispetto al tema del colloquio e rapporto intimo tra amdre e figlio ( E. Parma Diffusioen dei Santuari sul territorio della Repubblica e rinnovamento dell'iconografia mariana, in AA. VV. , La scultura a Genova e in Liguria , Genova 1988, vol. II, p. 15. Evidenti sono inoltre le analogie stilistiche soprattutto nella tratatzione del panenggio del manto, che avvolge la figura della Madonna, raccolto su llato destro e teso a sottolineare i lmovimento della gamba sinsitra flessa, pur denunciando una certa rigità del modellato particolarmente rilevabile nella palstica schematica degli incarnati. Non ancora ben identificato la'utore :Giò Domenico o Domenico Paracca fu Gio Pietro di Laino della Valle d'Intelvi, il cui vero cognome doveva essere Redi e Reddi ( L. Alfonso , Tomaso Orsolino e altri artisti di "natione lombarda " a Genova e in Liguria dal sec. XIV al XIX secolo, Genova , 1985, pp. 53,119,156,303, 368-269), apaprtenuto ad una famiglia di marmorai attivi in Liguria ed in particolare a Genova durante la prima metà del XVII secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700038929
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI absamento - D.OM./ ET S. MARIAE CORONATAE DE VILLA GRATIAI / SIGNIFIC. O DEVOTAE PLEB. LOCI CERIANAE / MONIALIB.SS.MA ANNUT.AE GEN.AE ASPIRANT. PET. BRIC. O ET / BARTH.O LUPO CUPANTIB O. EREXIT 1627 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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