Madonna con Bambino

statua,

Scultura raffigurante la Madonna, in piedi, che sorregge con il braccio sinistro contro il fianco il Bambino. La Vergine volge il capo a destra e flette il ginocchio sinistro compiendo una torsione del busto accentuata dal panneggio del manto, che, scendendole sule spalle, è trattenuto sotto la meno sinistra. Il volto della Madonna, dall'ovale perfeto, è incorniciato da una capigliatura minutamente definita e presenta sulla nuca una sporgenza cilicndrica indicante la presenza in basso di una coroncina probabilmente in metallo prezioso. Veste e manto sono finemente decorati in oro, con motivi che potrebbero ricordare uno stemma araldico. La testa e il braccio sinistro del Bambino sono completamente mutili, come la mano destra della Madonna. La statuina poggia su un basamento trapezoidale recante sulla fronte una cartella a rilievo entro la quale è inciso uno stemma araldico ora illegibile, si distingue soltanto, in basso, un triangolo con i due lati arcuati, a forma di monte

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Ligure
  • LOCALIZZAZIONE Ceriana (IM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La scultura, ritrovata nell'Oratorio in occaione della catalogazione, da due corrispettivi nella Liguria di Ponente: la Madonna col Bambino conservata nella chiesa parrocchiale di Pontedassio ( L. Calzamiglia, La chies adi Santa Caterina in Pontedassio, in " Rivista Ingauna e Intemelia", 1976-1978, pp. 172- 179), e la scultura analoga di Rialto, conservata nella Parrocchiale ( B. Ugo, Una scultura ignorata a Rialto,in " Rivista Ingauna e Intemelia", 1954, n. 1, pp. 7-8. Entrambe le statuette sono assegnate alla metà del XV secolo e sembrano derivare, insieme alla scultura in esame, dal modello tipologico e stilistico della Madonna di Trapani di Nino Pisano, conservata nel Santuario della Santissima Annunziata ( N. Burresi ( a cura di ), Andrea, Nino e Tommaso Pisano, Milano, 1983, pp. 31-33, 191; A. Venturi, Storia dell'arte italiana. La scultura del Trecento, Milano 1906, p. 189). La più fedele sembra quella di Ceriana: analoga la positura della Madonna e del Bambino, che con la mano sinistra trattiene il velo della Vergine; identica la posizione della mano sinistra della Madonna, di cui sono visibili solo l'indice e il medio; precisa la posizione del Bambino di cui si intravede soltanto un piede. Il panneggio del manto è straorrdinariamente simile, con particolare riferimento ai due piegoni ad arco sul fianco destro della Madonna e nel lembo che si stacca a sinistra ripiegandosi morbidamente. anche la decorazione dorata, che si può a maggior ragione ritenersi autentica, sembra ricalcare quella della MAdonna di Trapani, che come ha evidenziato il Kruft ( M. Burresi, 1983, p. 91)ha dato origine in sicilia a una numerosissima serie di copie sin dal XV secolo, tra cui quella commissinata al Laurana per il duomo di Palermo (1468). Analoghi i basamenti delle tre Madonne, che riportano la cartella sovrastata da corona marchinale. Ciò sembrerebbe sconfessare le teorie che li avevano fatti ritenere posteriori alle sculture, in quanto sarebbe assai curiosa l'apposizione di un basamento più tardo a tutte e tre le sculture.I riferimenti fatti da Calzamiglia e Ugo per le statuette di Pontedassio e Rialto, alla scultura tardo-gotica francese sono motivati dagli influssi di tale produzione presenti nell'opera di Nino Pisano, particolarmente evidenti nella consistenza dei volumi, nell'ampia modulazione dei panneggi, nel gesto e nelal tipologia del Bambino e nella parziale cromia diffusa soprattutto nelle statuette eburnee ( J. Pope Hennessy, Il gotico. La scultura italiana, Milano 1983, pp. 26-194; G. Delogu, Antologia della scltura italiana, Milano, 1956, pp. 12, 53-55). La datazione - in attesa di un più approfondito studio- può essere fissata tra la fine del XV e il XVI secolo, come inducono a ipotizzare i caratteri stilistici della cartella del basamento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700038869
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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