Cerere. Allegoria dell'Estate
Tra le fronde immerse nell'oscurità della notte, appare una fanciulla, quasi distesa, appoggiata con il fianco destro a un'urna panciuta. Ha lunghi capelli biondi, in parte raccolti in trecce e intrecciati a spighe di grano e nastri, in parte sciolti lungo le spalle. La mano sinistra è poggiata su un fascio di spighe che tiene in grembo, mentre la destra è abbandonata sull'urna decorata all'antica che chiude il margine sinistro della composizione. Si tratta di Cerere, la dea dei frutti della terra, messa di frequente in relazione con Bacco. Effettivamente in tutto il dipinto possono rintracciarsi numerosi riferimenti ai frutti della terra: fiori, ortaggi, la zucca, le foglie d'acanto, le pere, il melograno, le prugne e le pesche. La dea, sorridente, guarda due ninfe quasi alle sue spalle, anche loro intente a sorreggere fasci di spighe
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Guidobono Bartolomeo Detto Prete Savonese (1654/ 1709)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO Via Balbi 10, Genova (GE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, che va considerato insieme a Bacco, suo pendant, un tempo era letto come Allegoria dell'Estate e non si può escludere che potesse far parte di un ciclo di quattro tele connesse alle stagioni, anche se rimane sempre plausibile che le due divinità siano state dipinte semplicemente come coppia. Molto probabilmente è questa l'opera descritta come “Abbondanza” nell'inventario del 1816 al primo piano nobile del palazzo, nell'Appartamento della Biblioteca. Nei registri stesi tra il 1844 e il 1877 veniva genericamente indicata come “una donna sdraiata con tre putti, soggetto Allegorico e ghirlande di fiori frutti e spighe di grano”. Nel 1911 Pettorelli sceglie la formula “Estate” e così l'opera verrà registrata fino all'inventario del 1950. Già nell'inventario del 1877 l'opera era attribuita a Bartolomeo Guidobono, paternità poi sempre riconfermata, e in particolare l'esecuzione veniva ascritta ai primi anni Novanta del Seicento dunque valutata come opera della maturità. Come Bacco, anche Cerere fino al 1877 viene esposta in un salotto del primo piano nobile, ala di levante. Nell'ambito del riallestimento post bellico entrambe le tele vennero destinate all'attuale Camera da letto del Re
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700034090
- NUMERO D'INVENTARIO 821
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Reale di Genova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1985
2006
2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0