Motivi decorativi a foglie d'acanto/ motivi decorativi floreali/ motivi decorativi a tralci di vite/ strumenti musicali/ satiri e satiresse. motivi decorativi della volta
Lo schema decorativo si fonda su una specchiatura centrale quadrata connessa al cornicione da quattro elementi portanti che l'intercettano agli angoli dividendo la parte inferiore della volta in quattro campi di eguali dimensioni. Questi ultimi ospitano al centro coppie di satiri alternate a coppie di satiresse sedute su pseudo peducci di timpani curvi, attergate e divise da grandi crateri dorati colmi di tralci d'uva. Le figure sono realizzate in stucco ad alto rilievo, dipinto dello stesso colore del fondo; sono incoronate da tralci di vite in stucco dorato che pendono anche su spalle e schiena. Al centro della specchiatura centrale è una voluminosa rosetta sulla quale si imposta anche l'anello per un lampadario verosimilmente coerente con l'allestimento precedente. Lo spazio centrale è anche decorato da una ghirlanda circolare di serti d'ulivo. Sul bordo esterno della specchiatura centrale corrono festoni di vite con grappoli d'uva e pelli a drappo segnate al centro da brucani ai quali è appesa una panoplia con strumenti musicali, vasi e scudi all'antica. Il fregio al di sotto del cornicione è basso, impreziosito da rosette e da motivi vegetali, mentre il fondo è grigio azzurro chiaro
- OGGETTO decorazione plastica
- AMBITO CULTURALE Produzione Lombarda
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO Via Balbi 10, Genova (GE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Fu Banchero il primo a citare questi stucchi, seguito poi da Alizeri che li ricondusse ad Antonio Maria Haffner. Morazzoni sarà il primo a proporre il nome di Domenico Parodi per "l'eleganza del disegno", la "morbidezza del modellato" e la "gentilezza d'atteggiamenti". Si sono poi susseguite numerose altre attribuzioni. Certamente il linguaggio plastico della decorazione va legato a una fase proto-rococò e pertanto l'opzione più plausibile è che la sala sia stata decorata a tempo delle altre tre sale maggiori, intorno al 1734, in occasione delle nozze tra Marcellino e Maria Maddalena. Le ricerche non hanno ancora intercettato alcun documento riferibile ai decori in stucco di questa sala e delle attigue, è pertanto necessario rimandare a futuri approfondimenti la conferma della datazione proposta e dell'attribuzione a stuccatori dei laghi lombardi sostenuta dubitativamente da Luca Leoncini
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700034041
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1985
2006
2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0