balaustrata, opera isolata di Alfieri Benedetto (attribuito) - bottega piemontese (metà XVIII)

balaustrata, ca 1740 - ca 1750

Balaustra su tre lati ampiamente traforata a giorno, costituita per ogni lato da uno scomparto centrale più grande con testina scolpita nel mezzo e uno per lato a forma di lira. Entrambi hanno contorni massicci fortemente ondulati e scanalati, con intaglio a cordoncino intrecciato nell'incavo della parte superiore. Negli scomparti ramificazioni di foglie d'acanto e fiorellini a voluta e controvoluta, traforati a giorno

  • OGGETTO balaustrata
  • MATERIA E TECNICA legno/ doratura
    legno, intaglio
    legno/ traforo
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Via Balbi 10, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tra la primavera e l'autunno del 1847 cadono i lavori di riallestimento della sala, già definita "Sala del Trono" nell' inventario del 1844. Il progetto di riallestimento si deve a Michele Canzio, pittore e scenografo tra i più attivi per l’Azienda Generale della Real Casa, come dimostrano sue carte, tra cui una lettera del 28 gennaio 1848, in cui sono menzionati i suoi progetti per la sala, tra cui anche una balaustrata. Per i lavori di intaglio fu contattato l'ebanista piemontese Gabriele Capello detto il Moncalvo, che per il Palazzo aveva lavorato già per il pavimento in legni intarsiati del Bagno del Re. Nel caso della balaustrata, prevista in origine nuova da Canzio, fu invece scelto di recuperare un arredo antico, attribuibile a Benedetto Alfieri (cfr bibliografia: Leoncini 2012, p.300) proveniente dalla Sala del Trono della Regina del Palazzo Reale di Torino. L'oggetto fu probabilmente riadattato in loco, certamente ridorato a Torino prima di arrivare a Genova, come documentato dalla carte conservate ancora oggi nell'Archivio di Stato di Torino (Leoncini, 2012: vedi bibliografia). La scelta di recuperare frammenti originali “in stile” e mescolarli agli apparati realizzati ex novo non è nuova, all'interno del palazzo: nella Sala delle Udienze, ad esempio, si reimpiegarono mantovane esistenti nel guardamobili del palazzo, probabilmente appartenute ai precedenti proprietari
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700034030
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1985
    2006
    2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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