Andrea Doria riceve dal doge le insegne della Repubblica

dipinto 1835 - 1835

Dipinto entro cornice in legno intagliato e dorato, battuta a piccole foglie d'acanto aperte; fascia a gola, profilo a ghirlande di alloro con piccole bacche, angoli evidenziati da foglia aperta, centri dei lati rilevati da nastrino incrociato; muro dritto rientrante con telaio a gradino. Con una ricostruzione di fantasia è raffigurato l'episodio della consegna delle bandiere della Repubblica ad Andrea Doria per mano del Doge Giacomo Promontorio, nel 1553, sulla scalinata della Cattedrale di San Lorenzo. Alle spalle di Andrea Doria è probabilmente ritratto Agostino Spinola in armatura

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 162 cm
    Larghezza: 144 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Ligure-toscano
  • ATTRIBUZIONI Pucci Camillo (1802/ 1869)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Doria Spinola
  • INDIRIZZO Largo Eros Lanfranco 1, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dimensioni e tipologia della cornice ricorrono in un secondo dipinto ("Cristoforo Colombo rimette suo figlio all'abate di Palos"), di ignoto autore, pure conservato in Prefettura (cfr. scheda N. 0700027145). Il dipinto inscena, con una ricostruzione di fantasia, uno dei più importanti episodi della storia genovese. Il sarzanese Camillo Pucci, formatosi a Firenze con Pietro Benvenuti, lavorò in seguito per la corte di Torino come esponente del purismo italiano e soprattutto del romanticismo storico. Il dipinto fu presentato nel 1835 all'esposizione annuale dell'Accademia Ligustica. Presso la Galleria d'Arte Moderna di Genova è conservato il bozzetto preparatorio su tavola firmato e datato "C. Pucci dip. 1835". La tela compare l'anno dopo negli inventari del Palazzo Reale indicata come "Fatto storico di Genova di Camillo Pucci di Sarzana" con l'annotazione: "Regalato a S.M. nel 1835". Tra 1854 e 1877 si trovava nella Sala delle Udienze collocata in pendant col Cristoforo Colombo di Gerolamo Schiattino. Nel 1882 e 1909 entrambi i dipinti sono segnalati tra gli "oggetti privati di S.M. il Re". Nel 1922 vengono trasferiti presso la Prefettura, dalla quale, nonostante le richieste di restituzione dei soprintendenti di allora, non rientrano. Nel 1938 in occasione della "Mostra di pittori liguri dell’Ottocento", organizzata a Palazzo Rosso, viene catalogato per errore come proprietà della Reale Prefettura
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700027144
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Reale di Genova
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Reale di Genova
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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