Arcangelo Gabriele

dipinto post 1700 - ante 1725

Dipinto entro cornice in legno intagliato e dorato a triplice ordine di intagli: battuta a piccola gola profilata di perline, fascia a gola con ornamento a cordoncino, profilo digradante a muro con gola rovescia e decorazione a ovuli. L'Arcangelo Gabriele, con l'indice alzato, è raffigurato in primo piano con il volto quasi di profilo. Alle sue spalle emergono le ali dallo sfondo scuro

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 49 cm
    Larghezza: 39 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Tosco-marchigiano
  • ATTRIBUZIONI Maratta Carlo (maniera)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Reale di Genova
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Via Balbi 10, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attribuzione ottocentesca a Carlo Maratta è mantenuta coll'ultima inventariazione dei beni artistici conservati in Prefettura (1965). L'impianto della figura e la stessa tipologia facciale rimandano ad una nota composizione del Maratta, databile al 1710: si veda l'angelo in ginocchio, a destra del riguardante, nel Battesimo di Cristo conservato nella chiesa della Certosa di San Martino in Napoli (cappella di San Giovanni Battista). Rispetto al nostro, l'angelo della Certosa è volto più di profilo a sinistra, e tiene la mano destra sull'involto retto dall'altro braccio; più distanziate le ali. Dal semplice confronto con quell'originale di cui la tela in esame appare, più che copia, libera versione di bottega, o piuttosto interpretazione di un non meglio identificabile seguace, resta evidenziato un consistente divario tecnico e qualitativo. A un antico intervento di restauro (sec. XIX) dovrebbero ascriversi la drastica pulitura della superficie pittorica e il montaggio della tela originale su un nuovo telaio. Il dipinto confluì nelle collezioni del Palazzo nel 1833. La prima menzione del dipinto è nell'inventario della Collezione Gabaldoni, prestato al re di Sardegna per arredare le sale dell'appartamento del Palazzo Ducale, nel quale i nuovi sovrani della Liguria furono alloggiati a partire dal 1820. Nell'inventario del 1950 è segnato riposto in un magazzino ma con la relativa nota "temporanea consegna alla Prefettura di Genova come da ministeriale n. 921 dell'11.3.1949"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700027098
  • NUMERO D'INVENTARIO 2114
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Reale di Genova
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Reale di Genova
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2021
    2006
  • ISCRIZIONI Cartellino sul retro - N. 12. Quadro sopra tela di larghezza palmi 1.8, altezza palmi 2 genovesi rappresentante una testa d'Angiolo di Carlo Maratti. Vedasi contratto del 30 agosto 1821 in notaro Ignazio Carbone, di Genova (segue firma del Carbone) - a inchiostro -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Maratta Carlo (maniera)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1700 - ante 1725

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE