banco del coro, opera isolata - bottega lombarda (prima metà sec. XVI)

banco del coro,

Lo stallo di ampie dimensioni presenta un sedile decorato anteriormente da cinque specchi recanti medaglioni raffiguranti teste di guerrieri romani intervallati da motivi rinascimentali, posti verticalmente, dove fiori e frutta si alternano a mascheroni e cherubini.Lo schienale diviso in cinque parti corrisponde a quello del sedile, presenta scolpite cinque figure raffiguranti cristo e i padri della Chiesa con le teste ad alto rilievo.La figura del Cristo è al centro rappresentata col mondo nella mano sinistra e la destra alzata in segno di ammonimento. alle sue spalle svolazzano nove cherubini.La figura a mezzo busto del cristo ugualmente alle altre quattro, sovrasta un simbolico arco con l'intradosso finemente intagliato a foglie d'acanto sorretto da due mensole goticheggianti poste alla sommità di due stipiti che recano scolpite quattro figurette per parte: S. Domenico con la Chiesa in mano e tre Santi domenicani: Sant'Agostino, Sant'Ambrogio e due sante (Santa Caterina da Siena e Santa Chiara). Alla destra del Cristo si trova San Gregorio papa con la pastorale nella mano sinistra. Alle sue spalle si scorgono degli alberi in prospettiva come se si vedessero al di là di una finestra. (Continua nel campo Osservazioni -OSS-)

  • OGGETTO banco del coro
  • MATERIA E TECNICA legno, intaglio
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
  • LOCALIZZAZIONE Taggia (IM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pancone per la raffinata esecuzione dei rilievi decorativi e per l'insistente gioco dei volumi fra loro ben armonizzati, è sempre stato attribuito per tradizione locale alla scuola dei maestri comacini, in particolare Gaggini da Bissone che secondo la "cronica" del Calvi furono chiamati ad operare a Taggia per la costruzione del Convento di San Domenico alla fine del '400 dal Beato Cristoforo da Milano fondatore del Convento.L'attribuzione a scuola lombarda, non confermata da documenti è però sostenibile se si confronta con alcuni portali di genova pubblicati dal Kruft (in "Portali genovesi del Rinascimento", Firenze) attribuiti al Tamagnino artista che lavorò nella bottega di Pace Gaggini.Da notare in particolare i rilievi decorativi degli stipiti che ricompaiono nel pannello verticale dello stallo in corrispondenza del bracciolo destro
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700021322
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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