Il manufatto, dopo l'ultimo intervento di riqualificazione dell'area, è inserito in uno spazio quadrangolare lastricato, definito da un muro e da una siepe di bosso, sopraelevato rispetto alla piazza, accessibile attraverso una breve scalinata. Due gradini rivestiti in marmo bianco (con agli angoli quattro proiettili d'artiglieria) sostengono un rozzo parallelepipedo in cemento che funge da basamento (realizzato nel 1966). Sopra è posto il precedente monumento costituito da uno zoccolo modanato, con sommità svasata, che regge un podio cubico, separato da una cornice (scolpita in bassorilievo a fascia di foglie d'alloro e di quercia legate da nastri) dalla soprastante tozza cuspide. Sulla sommità è posta l'aquila della vittoria, con ali aperte. Sul fronte principale dell'obelisco, sotto una corona d'alloro bronzea, si trova l'iscrizione dedicatoria (parzialmente modificata nel secondo dopoguerra). Sul podio, frontalmente, trovano posto gli elenchi dei caduti, integrati in parte nel secondo dopoguerra, anche con l'inserimento dell'iscrizione sullo zoccolo e della lapide fissata sul basamento. Il manufatto è rivestito da lastre di marmo grigio; le cornici modanate e svasate sono invece costituite da blocchi di marmo bianco