allegoria della Vittoria come donna vestita all'antica

monumento ai caduti a basamento 1920 - 1920/02/04

Il manufatto si trova al centro della piazza principale del paese, ridefinita urbanisticamente in tempi recenti. L'area di rispetto è delimitata da un nuovo cordolo svasato quadrangolare. All'interno è posto il basamento, a doppia svasatura, anch'esso di recente fattura che innalza la parte originaria del monumento. Questa è costituita da un pilastrino (composto dai seguenti elementi: zoccolo, base, fusto, cornice) che sostiene un podio sul quale poggia la statua della Vittoria in bronzo. Il monumento è costituito da blocchi di marmo bianco finemente lavorati, con cornici, anche a bassorilievo, modanature ed elementi decorativi. Sulla base, lavorata a bassorilievo, frontalmente sono rappresentati due rami di quercia e palma incrociati, sugli altri lati delle corone d'alloro e di quercia. Le facce del pilastrino recano incisi i nomi dei caduti della prima guerra mondiale. Il podio è cesellato di elementi lineari che si sovrappongono a quattro rosoni disposti uno per lato. La Vittoria è slanciata in avanti, mentre innalza al cielo la fiaccola e l'alloro

  • OGGETTO monumento ai caduti a basamento
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
    marmo bianco di Carrara
  • ATTRIBUZIONI Pochero Celeste (attribuito): scultore
  • LOCALIZZAZIONE piazza Anselmo Durigon
  • INDIRIZZO Piazza M.O. Anselmo Durigon, Rigolato (UD)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel secondo dopoguerra al monumento vengono aggiunti i nominativi dei caduti del secondo conflitto mondiale (facce posteriore e sinistra) e della guerra di liberazione (faccia destra), incidendoli sullo zoccolo. L'autore del monumento, è originario di Rigolato ed è nato nella frazione di Magnanins. Nel 2003, con la realizzazione della piazza, il manufatto viene collocato nel sito attuale, spostandolo dal prospiciente bivio tra via della Repubblica e via Casadorno. I due figli dello scultore, che ideò ed eseguì l'opera, morirono durante la guerra ed i loro nomi figurano nella lista scolpita nel marmo. Il monumento fu inaugurato domenica 4 febbraio 1923. Pochi giorni dopo l'inaugurazione venne pubblicata, all'interno del quotidiano " La Patria del Friuli", una lettera scritta dal Segretariato politico del Fascio di Tolmezzo e indirizzata al sindaco di Rigolato. Nella missiva furono rese note le rimostranze espresse durante la cerimonia inaugurale a causa della dicitura scolpita scolpita sul basamento del monumento, una dedica di Rigolato ai suoi morti "nella guerra europea". Tale epigrafe, stando alla missiva, avrebbe dovuto essere sostituita con la dedica ai morti "per la grande Italia". Qualora l'invito alla modifica non fosse stato preso in considerazione, i fascisti della Carnia avrebbero provveduto coi loro mezzi anche alla soppressione del monumento. Bibliografia: "La Patria del Friuli", venerdì 5 febbraio 1923 e "La Patria del Friuli", lunedì 12 febbraio 1923
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0600166256
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Friuli - Venezia Giulia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI sullo zoccolo/ lato frontale/ al centro - IL COMUNE DI RIGOLATO/ AI SUOI FIGLI/ GLORIOSAMENTE CADUTI/ PER LA PATRIA/ NELLA GRANDE GUERRA NAZIONALE/ 1915 - 1918/ E NELLA GUERRA LIBICA/ 1911 - 1912// C. POCHERO FIRENZE - maiuscolo - a incisione - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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