pianoforte - a tavolino, opera isolata di Manifattura Jos Wopaterni (sec. XIX)

pianoforte a tavolino, post 1833 - ante 1855

Lo strumento è un pianoforte a tavolo in stile Biedermeir caratterizzato per la pulizia e l’eleganza della linea. Realizzato interamente in noce, la sua forma lineare è mossa solamente sul lato anteriore dalla forma curva del copri tastiera, concluso da una tornitura a rocchetto, unico elemento decorativo insieme alla fascia con ovuli dorati alternati a legno ebanizzato che evidenzia il bordo inferiore. Alla semplicità delle forme si contrappone il sapiente lavoro di ebanisteria della cassa armonica, dove l’impiallacciatura della copertura presenta un trattamento a specchio riproposto sul fronte. Lo strumento poggia su quattro gambe che tornite e dorate alle estremità hanno un corpo centrale tronco-piramidale e sono dotate di rotelle per consentire spostamenti agevoli. Il sostegno centrale della pedaliera è sagomato a forma di lira

  • OGGETTO pianoforte a tavolino
  • MATERIA E TECNICA Avorio
    legno di abete/ impiallacciatura
    legno/ doratura
    NOCE
  • ATTRIBUZIONI Manifattura Jos Wopaterni (sec. Xix)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Storico del Castello di Miramare
  • LOCALIZZAZIONE Castello di Miramare
  • INDIRIZZO Viale Miramare, Trieste (TS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Una placca in legno scuro sopra la tastiera reca inciso in ottone l’iscrizione “J. Wopaterni”, che permette di attribuire lo strumento all’omonima manifattura. La ditta Wopaterni fu attiva a Vienna dal 1833 al numero 27 di Laimgrube, dove Joseph, dopo la formazione compiuta presso il padre che dal 1803 a Pest aveva un laboratorio per la costruzione di strumenti a tastiera, avviò una produzione di pianoforti sia a coda che a tavolo, dedicandosi successivamente anche a modelli verticali. Le spese dedicate alla musica sono frequenti nella documentazione contabile della cassa dell’arciduca Massimiliano, dove tornano con una certa frequenza quelle per affitto di pianoforti, accordatura, acquisto di spartiti, pagamento di musicisti o fornitura di composizioni musicali. Altra voce che ritorna sovente è l’uscita per le lezioni di pianoforte che Carlotta prendeva a Trieste, così come a Venezia e a Milano. Nella succitata documentazione contabile si conserva una ricevuta firmata da “Giov. di Bart. Ravasini”, dove il commerciante triestino dichiara di aver ricevuto 225 fiorini “per saldo di un pianoforte in legno di noce, a tavolo, di buona qualità della fabbrica di Vienna, consegnato il 22 gennaio del 1855. L’assenza di diciture come data o numero d’opera non consente di collocare il periodo di realizzazione dell’opera, la quale non dovrebbe essere di molto antecedente l’acquisto. Secondo la tradizione nei salottini del Castello di Miramare riservati all’arciduchessa era stato collocato un pianoforte, acquistato da Massimiliano per permettere alla consorte di suonare nei momenti di svago. Pur non essendoci testimonianza dirette in proposito, alla luce della nota contabile datata 1855, il pianoforte doveva già essere presente a Villa Lazarovich utilizzato dallo stesso Massimiliano (F. Krecich, 2005)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0600006550
  • NUMERO D'INVENTARIO s.n
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Friuli - Venezia Giulia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • ISCRIZIONI su targhetta, sopra la tastiera - J. Wopaterni / IN WIEN - caratteri vari - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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