allegoria dei mesi di Maggio e Giugno
Come indica la didascalia inscritta entro gli ovali posti al centro dell’architrave della fastosa struttura architettonica, la tela raffigura i mesi di Maggio e Giugno e fa parte di un ciclo decorativo dedicato a Mesi, Stagioni ed Elementi, eseguito da Jan van de Hoecke. Il ciclo a cui appartengono i quattro bozzetti conservati a Miramare comprendeva le raffigurazioni dei ritmi del tempo personificati e suddivisi in nove scene: il Giorno e la Notte illustrati da Apollo e Diana, le figure dei mesi con i segni zodiacali e le Stagioni accompagnate dalla personificazione dell’Anno, e infine gli Elementi, allusivi ai Temperamenti e all’Età dell’uomo. Per la rappresentazione dei Mesi con le convenzionali attività stagionali, Van den Hoecke si conformò ai dettami dell’Iconologia di Cesare Ripa, di cui esisteva anche una versione fiamminga pubblicata ad Anversa nel 1644 (De Bei, 2013)
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Van Der Hoecke Jan (1611/ 1651)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Storico del Castello di Miramare
- LOCALIZZAZIONE Castello di Miramare
- INDIRIZZO Viale Miramare, Trieste (TS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I dipinti conservati a Miramare sono i bozzetti per il ciclo pittorico degli arazzi eseguiti dal pittore e disegnatore fiammingo per l’arciduca Leopoldo Guglielmo d’Austria. Jan van de Hoecke, formatosi ad Anversa con il padre Kasper e poi nello studio di Rubens, fu al servizio dell’arciduca prima a Vienna e poi a Bruxelles, dove tra il 1647 e il 1649, eseguì i bozzetti e i cartoni del ciclo pittorico dai quali fu tratta anche la prima serie di arazzi tessuta a Bruxelles. Alla morte di Leopoldo Guglielmo d’Austria sia i bozzetti che i cartoni passarono alla collezione imperiale viennese, mentre le varie serie di arazzi furono tutte divise e smembrate ad accezione della prima, appartenuta all’arciduca, confluita a Vienna e sopravvissuta in sette esemplari su dieci originali. Mentre dei dieci bozzetti oggi ne rimangono otto, dei quali quattro conservati a Miramare e quattro al Kunsthistoriches Museum di Vienna. I bozzetti rivelano la tendenza classicista di Van den Hoecke, in particolare nelle personificazioni, spesso ispirate a statue antiche e contemporaneamente riflettono il gusto barocco dell’epoca attraverso l’abbondante presenza di festoni e trofei appesi e sostenuti da putti alati in movimento, spesso mutuati dallo stile rubensiano (De Bei, 2013)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0600006071
- NUMERO D'INVENTARIO AA55032
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Friuli - Venezia Giulia
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2017
2006
- ISCRIZIONI in alto, al centro, entro ovale - MAGGIO/ IUGNO - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0