veduta del castello e del parco di Miramare

sovrapporta,

il dipinto si trova al primo piano, nella sala XVI, detta Sala di conversazione. E' inserito entro cornice dorata, modanata, a cuspide sulla parte superiore

  • OGGETTO sovrapporta
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Pogna, Giuseppe (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Storico del Castello di Miramare
  • LOCALIZZAZIONE Castello di Miramare
  • INDIRIZZO Viale Miramare, Trieste (TS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto funge da sovrapporta ad uno dei tre passaggi che immettono nella stanza XVI al primo piano del castello, detta Sala di conversazione. Insieme alle altre due tele poste in posizione analoga, costituisce un ciclo pittorico unitario dedicato a tre luoghi cari all’arciduca Massimiliano d’Asburgo. Il dipinto raffigura il parco del castello di Miramare, ancora in corso di formazione, ripreso dalla zona in cui attualmente sorge il giardino all’italiana, di cui si scorgono sullo sfondo due statue su alte colonne e uno dei due crateri che tutt’oggi ornano la parte meridiana del giardino. In secondo piano, avvolto da un’atmosfera nebbiosa, si staglia il castello. L’opera restituisce una rara immagine del promontorio di Grignano, documentando il suo aspetto ottocentesco brullo e roccioso dalla rada vegetazione. L’opera e il ciclo pittorico sono stati realizzati tra il 1864 e il 1868. Il cratere realizzato a fusione in zinco galvanizzato che decora il giardino, come testimonia un documento contabile conservato all’Archivio di Stato di Trieste, è stato infatti acquistato dalla ditta H. Pohle di Berlino nel gennaio del 1864 (termine post quem). Mentre l’inventario dei beni mobili del Castello di Miramare, redatto ante 1868 (termine ante quem), elenca tutte e tre le sovrapporte. Nella catalogazione delle opere di Miramare degli anni Settanta le tre tele vengono attribuite all’artista triestino Giuseppe Pogna su base stilistica. L’artista proveniente da una famiglia di tecnici teatrali, attrezzista e scenografo lui stesso, ebbe una formazione da autodidatta, nonostante avesse frequentato per un breve periodo l’Accademia di Venezia. Fu molto attivo nell’ambiente artistico triestino, dove lavorò per circa 40 anni, prediligendo come tema principale mare e barche. Fu abilissimo nell’acquerello, ottenendo altresì buoni risultati nella tecnica della pittura ad olio, servendosi spesso di una spatola per raggiungere particolare effetti nella stesura del colore e nella resa dell’atmosfera. Raramente lavorava dal vero, preferendo rielaborare le suggestioni di un paesaggio all’interno del suo atelier. Anche nel caso di Miramare l’artista può essersi avvalso di fotografie e stampe, la cui immagine è stata arricchita con l’inserimento di figurine o particolari allo scopo di rendere più vivace e gradevole la composizione. Il dipinto è infatti caratterizzato da una resa precisa dei particolari, che procedono dal primo all’ultimo piano perdendo di definizione, a causa di una atmosfera calda che rende fumoso il paesaggio. Sono proprio questi colori naturali caldi color terra e grigiastri a creare un filo conduttore unitario e stilistico nei tre dipinti (Comingio, 2005)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0600005967
  • NUMERO D'INVENTARIO AA55308
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Friuli - Venezia Giulia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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