Madonna con Bambino

rilievo, post 1430 - ante 1499

Il rilievo rappresenta la Madonna che regge alla sua sinistra il Bambino, il quale si porta un dito alla bocca; sullo sfondo azzurro tralci con foglie e frutta. Cornice a tempietto, formata da un globo centrale e due altri alle estremità, collegati da un fastigio con foglie e frutta; la stessa decorazione è stata reinterpretata nella parte inferiore, convergente al centro con una rappresentazione classica. Ai lati, decorazioni formate da più elementi, dal basso: due leoni alati e speculari, ne segue una decorazione a grottesche vegetali e, a completamento, un capitello con testa di putto e volute

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA Terracotta
  • MISURE Profondità: 110 cm
    Altezza: 105 cm
    Peso: kg. 60 cm
    Larghezza: 65 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
  • LOCALIZZAZIONE ospedale
  • INDIRIZZO Via San Rocco, 8, Piove di Sacco (PD)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera è sicuramente di area culturale post-mantegnesca (Mantegna 1431- 1506), un periodo di forte richiamo al classicismo. Lo si denota non solo nelle grottesche vegetali delle candelabre laterali con le basi a leoni alati, diffuse in tutta Italia, ma anche i festoni vegetali alle spalle della Vergine e quelli di coronamento, che sono “ trattenuti” da sfere come quelle, per esempio, della Santa Eufemia proprio del Mantegna. Classico è pure il cherubino al centro della cornice inferiore. L’opera si trovava inserita in una edicola in pietra sulla via che anticamente portava al Lazzaretto Vecchio. La gente del posto ricorda che l’edicola si trovava in una posizione diversa dall’attuale e negli anni 60 è stata spostata, in quanto nel progetto di ristrutturazione dell’Ospedale di Piove di Sacco veniva a trovarsi esattamente al centro dell’attuale ingresso principale. Durante quell’operazione, l’opera deve essere caduta e alle numerose frammentazioni si è posto rimedio utilizzando il cemento. La cartapesta, per secoli è stata erroneamente ritenuta un materiale povero, non degno di considerazione artistica. In realtà la carta era costosissima e si otteneva unicamente dalla macerazione degli stracci. Sulle origini della cartapesta in territorio veneto, risulta che i Pittori si serrarono in “Arte”, si riunirono cioè in corporazioni nel 1271 ed una delle specializzazioni, in cui si dividevano, era l’Arte dei “Mascareri e dei Targheri” (fabbricanti di maschere e di scudi di cartapesta). Lo statuto (Mariegola) di questa Arte fu redatto il 10 aprile 1436, ma alcuni documenti attestano che “l’Arte degli scudi ebbe il suo inizio prima di quella data con il titolo di Targharii”
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500690560
  • NUMERO D'INVENTARIO 670225
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2020
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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