Siamo passati. allegoria del sacrificio del soldato per la Patria

monumento ai caduti a cippo, post 1921/10/29 - ante 1923/07/29

Sopra una piattaforma a doppio livello appoggia un poligono a otto facce, rivestito in marmo, sul quale insiste un complesso gruppo scultoreo lapideo di grandi dimensioni, sviluppato su tutti i lati del basamento. La figura cardine della scena è la personificazione della Vittoria, stante, tesa nel gesto di sollevare fieramente una fiaccola ardente, mentre con la mano destra sostiene una bandiera, con asta fino a terra. La figura è percorsa da un vento energico che gonfia le ali, mentre attorno si sviluppa una complessa scena allegorica che vede protagonista una figura maschile, che dapprima abbandona il lavoro di agricoltore (a sinistra) per il suolo di battaglia, dove cade ai piedi della personificazione (a destra). E’ così che lo scultore Umberto Bassignani descrive l’opera presentata al concorso per il monumento di Vazzola: “[…] Ed è la Vittoria che con le sue ali abbraccia la roccia ed i simboli, dominando il soggetto." [SI PROSEGUE PER MANCANZA DI SPAZIO IN OSSERVAZIONI]

  • OGGETTO monumento ai caduti a cippo
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
  • MISURE Profondità: 4.08 m
    Altezza: 4 m
  • ATTRIBUZIONI Bassignani Umberto (1878-1944): scultore
  • LOCALIZZAZIONE giardino
  • INDIRIZZO Via Roma, Vazzola (TV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento ai caduti della Grande Guerra del comune trevigiano di Vazzola venne inaugurato il 29 luglio del 1923 (si veda in bibliografia "Siamo passati...", 2008). Il concorso bandito dal Comitato cittadino pro monumento venne vinto dal toscano Umberto Bassignani, già residente nel Principato di Monaco, che sottoscrisse il contratto per la realizzazione dell'opera il 29 ottobre 1921. Presso il civico archivio di Vazzola è presente la documentazione relativa al monumento, il cui motto che accompagnava il bozzetto, "Siamo passati",è per estensione attribuito alla realizzazione finale. E' lo stesso Bassignani a fornire indicazioni sul titolo, il cui soggetto "ricorda quelle ore infuocate passate in codesti paesi nei giorni che precedetto la grande Vittoria". Il progetto di Vazzola derivava in realtà dal ricordo monumentale già ideato, ma a quelle date non ancora messo in opera, del paese natale dell'autore, Fivizzano, in Lunigiana (si veda in merito la scheda di catalogo 0900848339, oltre alla fotografia storica sul sito Monumenti italiani della Grande Guerra). Rispetto all'originario basamento di Vazzola, a tronco di piramide come descritto da Bassignani, l'attuale si presenta con gli angoli smussati, certamente modificato per il rifacimento delle iscrizioni nel secondo dopoguerra, con l'inserimento anche dei caduti dell'ultimo conflitto mondiale (gli elenchi delle vittime dell'ultima guerra sono infatti collocati nelle 4 lapidi angolari)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500690170
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI prospetto principale, alla bsa del gruppo scultoreo - “……SVGLI EROI/ SI FREME E NON SI PIANGE” - capitale - a caratteri applicati -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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